Ricerche in libertà

La diafana bellezza nel melodioso canto di Enya

  • Messaggi
  • OFFLINE
    Freeflow@
    Post: 622
    Sesso: Femminile
    00 20/09/2008 19:24
    Il suo vero nome è Eithne Ní Bhraonáin, una dei nove figli di una coppia che gestisce un pub in Irlanda. Oggi, Enya vive in un castello e registra vendite colossali, anche se conduce una vita riservata, quasi da reclusa. William Langley ha conosciuto l’enigma che si cela dietro la sua voce.




    Durante i logoranti intervalli di tempo tra un disco e quello successivo, la cantante irlandese sparisce silenziosamente dalla vita pubblica ma anche dallo schermo della vita moderna. Un minuto è qui – una pallida, sottile presenza in aderente velluto nero – un attimo dopo è sparita. Perché si comporta così? Dove va? Cosa si nasconde nel profondo dell’elusivo, enigmatico, fenomenale successo riscosso da questa donna?



    Negli ultimi 17 anni, Enya ha venduto più di 65 milioni di album – un successo che l’ha portata al pari di Madonna, Whitney Houston e Cher. I suoi fan sostengono di trovare nella sua musica qualcosa che si avvicina ad un potere curativo e il tono mistico, quasi spirituale delle sue canzoni prepara all’atmosfera del primo film de Il Signore degli Anelli, la Compagnia dell’Anello. Comunque lei rimane il più misterioso degli enigmi. La maggior parte di noi non riconoscerebbe la sua faccia su un francobollo e quando percorre le strade di Dublino – una città ben popolata da menti indagatrici – alcuni si fermano per domandarsi chi è.

    Nessuno sembra sapere mai dov’è Enya. Avendo organizzato di incontrarla prima in Irlanda, poi a Londra, mi trovo ad aspettarla nella lussuosa suite di un hotel parigino. Emergerà attraverso cortine di nebbia celtica? Parlerà senza farsi vedere dalle profondità di qualche vuoto ultraterreno? Oppure non si mostrerà per niente?

    Improvvisamente, entra nella stanza e invece del temuto gelo, mi accolgono una calda stretta di mano e una dolce voce del Donegal. A 44 anni, Enya appare magicamente bella, vestita di nero come suo solito, al collo un crocefisso di pietre rosse. Bellezze di questo tipo non dovrebbero essere tenute nascoste. Quindi perché vediamo così poco di lei?

    “Sono davvero una persona molto timida”, dice accomodandosi in una poltrona dorata. “Se mi faccio vedere, è per la musica, non perché voglio apparire. Non sono una reclusa. Mi piace uscire ma non il mormorio che si accompagna a questo”.

    La vita di Enya è libera dal gossip. Non viene vista quasi mai agli show-business party, nei nightclub o in quei locali frequentati dai big dell’industria musicale che mandano le altre star in brodo di giuggiole. Non fa mai tour promozionali e le sue apparizioni sul palco sono rare.

    Non si è mai sposata, non ha figli e fino ad oggi le segnalazioni di sue presunte vicissitudini romantiche sono state scarse. Al momento, vive sola in un isolato castello di 165 anni fa nell’esclusivo quartiere di Killiney a Dublino – dove vivono anche Bono e The Edge degli U2. Una limousine con autista la porta dentro e fuori degli alti, ornati cancelli, ma l’unico viaggio serio che sembra intraprendere frequentemente è quello verso Sidney, dove vive la sua adorata sorella Olive.

    Conoscendo la sua predilezione per leggende e favole, non è difficile rappresentare Enya come una moderna Raperonzolo, che aspetta nella sua torre solitaria per un affascinante principe che venga a cercarla. Invece lei sembra stranamente non preoccuparsi del suo arrivo, insistendo nell’affermare che non vuole che la sua vita sia diversa da com’è ora.

    “Sono molto felice per come sto adesso. Ho capito di aver fatto dei sacrifici agli inizi della mia carriera e questo ha pesato sulle mie relazioni, perché, quando lavoro, sono molto concentrata e non è facile, quando stai tutto il giorno in studio dire a qualcuno ‘Ci vediamo più tardi’. Ho imparato che mettere il lavoro al primo posto è stato necessario. Ma allo stesso tempo, è una sensazione meravigliosa ottenere successo facendo ciò che si ama”.

    Adesso che il successo commerciale si è stabilizzato, data la sua indole calda e amabile, qualche volta non prova il desiderio di vivere una vita più domestica? Riflette sulla domanda per un momento. “Non in quel senso”, risponde. “Dopo The Memory Of Trees nel 1995 ho pensato ‘Bene, ora voglio una casa per me’”.
    “Quando ho lasciato la scuola, avevo un lista di priorità in cima alla quale c’erano “matrimonio” e “bambini”. Questo è ciò, credo, che come donna sei portata a pensare. Allo stesso modo, andando in là con gli anni mi sono detta che se fosse successo sarebbe stato bello, ma in caso contrario, sarebbe andato bene lo stesso”.

    Enya è nata come Eithne Ní Bhraonáin, nel villaggio di Gweedore (dove si parla Gaelico), nella parte nord – ovest dell’Irlanda, una dei nove figli di genitori amanti della musica e gestori di un pub locale. In questa vivace, tipica famiglia irlandese, lei era la più tranquilla.

    “Ho sentito la mia voce per la prima volta quando sono entrata in collegio” dice lei. La scuola era gestita da suore di Loreto e il regime severo.

    “Questa esperienza mi ha dato, comunque, un senso di indipendenza di cui sento la mancanza, e anche se per certi versi è stato difficile, sono orgogliosa di averlo fatto”.

    Sotto l’occhio vigile delle sorelle, Enya perfezionò il suo inglese, divenne una pianista dotata e, al termine del corso di studi fu coinvolta, come aveva immaginato, in un gruppo folk-rock, i Clannad, composto di membri della sua estesa famiglia. La band era gestita da Nicky Ryan, un ambizioso di Dublino, e mentre i Clannad ottenevano un considerevole successo in Irlanda e anche all’estero, lui, assistito da sua moglie, la poetessa Roma, andava in cerca di cose più grandi. I Ryan avevano captato qualcosa di speciale riguardo alla voce di Enya e alla sua presenza vagamente eterea - qualcosa che si sposava con l’idea di musica che volevano creare.

    Quando interruppero la collaborazione con i Clannad nei primi Anni ’80, convinsero Enya – nonostante le obiezioni sollevate dalla sua famiglia – a seguirli. Ne emerse un brillante rapporto creativo, con i tre che vivevano e lavoravano insieme nella casa dei Ryan a Dublino. Enya componeva le canzoni, Nicky le arrangiava e Roma scriveva i testi.

    “Amavo parlare di musica con Nicky” dice Enya. “Le sue influenze musicali derivano da artisti come i Beatles e i Beach Boys, con l’idea di sovrapporre le voci e dipingere paesaggi con la musica. Roma conosce la mitologia irlandese, racconta storie, scrive poesie e ha questo particolare talento per le parole. Le mie basi derivano da influenze classiche”.

    Era una miscela potente. L’intento generale del trio era quello di fondere i motivi della musica tradizionale con le moderne tecniche sintetiche di livelli vocali e sonori multipli. La loro prima avventura musicale cominciò quando il produttore cinematografico David Puttnam commissionò a Enya la realizzazione della colonna sonora del suo film The Frog Prince (1985). Quindi, nel 1988, arrivò Watermark con l’indimenticabile hit Orinoco Flow (Sail Away) e Enya raggiunse il traguardo del successo mondiale.

    Tra i fan di Enya più affezionati ci sono quelli che le fanno sapere come le sue canzoni siano state loro d’aiuto durante malattie, lutti e fine di relazioni affettive. Dopo l’attacco terroristico dell’11 settembre 2001 a New York, molte TV statunitensi hanno usato la sua Only Time come colonna sonora per lenire l’atrocità. Quindi lei si occupa di intrattenimento o di assistenza morale e religiosa?

    Enya si definisce “spirituale ma non religiosa” e anche se molte persone vedono influenze della musica sacra nelle sue opere, lei non intende scrivere inni. “Sedersi e scrivere musica per conto tuo ti fa pensare molto alla tua vita”, riflette. “Chi sei? Vorresti cambiare qualcosa di te? Qui è da dove comincia tutto. È come avere uno specchio davanti, ti guardi dentro e ti poni queste domande”.

    È una nota perfezionista, trascorre mese dopo mese in studio, rimaneggiando i brani migliaia di volte e di conseguenza i suoi fan devono aspettare un’eternità per ogni nuovo album. L’ultimo, Amarantine, arriva cinque anni dopo A Day Without Rain e contiene brani cantati in una nuova lingua completamente inventata da Roma. “Avevamo questa idea da quando ho composto le canzoni in Elvish per Il Signore degli Anelli. Ho cantato in Gaelico, Latino e Giapponese, così abbiamo pensato ‘Proviamo qualcosa di completamente nuovo’”.

    A quanto si dice, il successo ha reso Enya la terza donna più ricca in Irlanda; la sua fortuna è stimata in oltre 100 milioni di dollari. Sei anni fa, ne ha speso una considerevole parte per l’acquisto di Victoria Castle, un bel maniero con 10 camere da letto situato in due ettari e mezzo di bosco sovrastanti la baia di Killiney. Costruito nel 1840, il castello era caduto in rovina dopo un incendio negli Anni ’20.

    Enya parla con amore della “casa che si era promessa da sempre” e coloro che hanno visitato la proprietà – rinominata Ayesha Castle dal nome della Regina della Morte del romanzo She di H. Rider Haggard - parlano con soggezione della sua accoglienza e del suo splendore.

    “Avevo idee molto precise riguardo a ciò che volevo creare” dice lei. “Doveva essere qualcosa di mio e non volevo che fosse una specie di museo. Quella che stavo cercando era un’atmosfera romantica nella quale potessi sentirmi a casa. Credo di esserci riuscita. Amo la mia casa, ho i miei amici intorno. Mi preoccupo di viverci e non di lavorarci”.

    All’interno del castello ci sono stati comunque dei problemi. All’inizio di quest’anno, un fan esaltato ha eluso gli elaborati sistemi di sicurezza, è penetrato all’interno e ha legato la domestica, nel tentativo di affrontare la cantante. Enya ha dovuto rinchiudersi in una camera di sicurezza fino all’arrivo della polizia.

    “A volte mi chiedono quali sono i pro e i contro dell’essere famosi”, dice Enya con un sospiro, “E per me il più grande vantaggio è avere successo facendo quello che amo. Gli svantaggi, purtroppo, includono vivere con un sistema di sicurezza e con la consapevolezza di poter essere importunati”.

    I suoi grandi occhi si abbassano. La vulnerabilità di Enya è palpabile e la sua avversione per la celebrità – talvolta spacciata come artificiosità da artista New Age – appare non solo convincente ma anche sensata.

    “Mi piace la gente” dice. “Ho tanti amici, ma non posso essere diversa da come sono”. Quindi si alza e fluttua via, lasciando solo una domanda in sospeso: chi è?

    value="http://www.youtube.com/v/8IjIG_7Zt4U&hl=en&fs=1">


    value="http://www.youtube.com/v/UwRYaCWHqmQ&hl=en&fs=1"> type="application/x-shockwave-flash" allowfullscreen="true" width="425" height="344">




    [SM=g6404] [SM=g6404] [SM=g6404]

    [url=http://www.oipaitalia.com/
  • OFFLINE
    Freeflow@
    Post: 622
    Sesso: Femminile
    00 20/09/2008 19:27
    Il sito ufficiale
    www.enya.com/

    Grazie Enya,mi fai sognare!!!
    [SM=g9449]

    [url=http://www.oipaitalia.com/
  • OFFLINE
    Freeflow@
    Post: 622
    Sesso: Femminile
    00 23/10/2008 00:39
    Il nuovo album di Enya "And Winter Came"



    Dopo tre lunghi anni di attesa, la cantante irlandese Enya ritorna con un nuovo attesissimo album. Intitolato “And Winter Came”, uscirà il 10 novembre prossimo prodotto dalla Warner Bros records.

    Registrato all’Aigle Studios di Killiney, piccolo borgo esclusivo a 20 minuti da Dublino, è il risultato di un attento e ricercato lavoro dell’artista e dei suoi storici produttori/arrangiatori Nick Ryan e Roma Ryan.

    “Ho sempre voluto fare un album natalizio, ma non ero certa che fosse giusto dare a tutti i costi un tema natalizio al nuovo album” ha commentato Enya.
    “Abbiamo iniziato a scrivere avendo in mente l’album natalizio, ma questo lavoro si è evoluto in qualcosa di più, in qualcosa che ricordi l’inverno ma dove il natale è solo un passaggio momentaneo, per questo motivo sarebbe stato sbagliato definirlo un album natalizio” ha aggiunto il produttore Nick Ryan.





    AGGIORNAMENTO:

    E’ ora ufficiale che “Trains and Winter Rains” sarà il primo singolo che verrà estratto dal settimo album di Enya dal titolo “And Winter Came”. Sia l’album che il singolo saranno ufficialmente disponibili il 10 Novembre 2008, ad eccezione dell'Italia, Francia e Germania, nei quali paesi uscirà venerdì 7.
    “Ho scelto personalmente questo brano come singolo di lancio dell’intero album” ha dichiarato Enya “sono particolarmente felice delle percussioni presenti in questo brano, che ne caratterizzano l’arrangiamento”.

    Seppur l’album doveva essere inizialmente a tema natalizio, il progetto si è espanso prendendo forma ad un progetto più ampio legato all’intera stagione invernale.
    “Ho sempre voluto produrre un album natalizio” ha commentato Enya, “ma durante la registrazione dello stesso sentivo che non era giusto imporre ad alcuni brani un tema prettamente natalizio”.
    All’interno di questo nuovo lavoro c’è una nuova versione di “Oiche Chiuin” (Silent Night).
    Nick Ryan descrive l’evoluzione dell’album come “il coro di uno”. “Questo è qualcosa che ho sempre voluto fare, sin dai tempi di Watermark (album pubblicato nel 1991)” dichiara Nicky “in effetti avrei voluto intitolare l’album Watermark “A choir of one” (il coro di uno). “Sono assolutamente felice del fatto che abbiamo raggiunto il “coro” nel brano “Oiche Chiuin (corale)”.

    La tracklist del nuovo album di Enya “And Winter Came”

    Enya ed i suoi partner creativi quali Nicky Ryan (produttore), e Roma Ryan (paroliera), stanno al momento registrando le ultime tracce del nuovo album, e nel frattempo hanno reso nota la tracklist ufficiale:
    1) And Winter Came
    2) Journey of the Angels
    3) White is in the winter night
    4) O come, O come, Emmanuel
    5) Trains and winter rains
    6) Dreams are more precious
    7) Last time by moonlight
    8) One toy soldier
    9) Stars and midnight blue
    10) The spirit of Christmas past
    11) My! My! Time flies!
    12) Oiche Chiuin (chorale)


    [url=http://www.oipaitalia.com/
  • OFFLINE
    Freeflow@
    Post: 622
    Sesso: Femminile
    00 28/10/2008 22:54

    [url=http://www.oipaitalia.com/