Ricerche in libertà

Sogno o realtà?

  • Messaggi
  • OFFLINE
    ultimotemplareterra
    Post: 411
    Sesso: Maschile
    00 16/09/2008 09:52
    Quando tutto quadra nel caos
    Abito in un grande condominio con la mia famiglia e tutto mi sembra strano.
    Esco di casa, il palazzo ha vari ascensori per scendere, alcuni funzionanti ed altri molto danneggiati.
    I pulsanti sono consumati, ci sono scrittes sui muri del corridoio e tutto ha un aria di abbandonato.
    Mi avvicino ad un ascensore intenzionato a scendere, ma non mi fido un granchè visto il brutto aspetto.
    Ci salgo lo stesso e premo un pulsante.
    Lentamente la cabina inizia a scendere e si blocca dopo pochi secondi tra un piano e l'altro.
    Le luci sono spente e con il cellulare faccio luce sulla scatola dei pulsanti e noto che è molto danneggiata.
    Ci lavoro un po e riparto verso il basso.
    Arrivo in uno scantinato bianco dove immensi corridoi si dipanano in ogni direzione.
    Sento odore di cibo e mi incammino verso la direzione del profumo, udendo anche il rumore di posate ed un parlottare sommesso.
    Infermieri in bianco passano da un corridoio non notando la mia presenza.
    Arrivo alla sala che dovrebbe essere una mensa e noto che gli astanti sono strani, sembrano presi da pensieri loro e si comportano in modo diverso dal normale.
    Il mio sguardo si sofferma su di una signora con i capelli scompigliati e lunghi, tutti arriffati come se si fosse appena alzata dal letto.
    Gli si versa un piatto di pasta, sembrano gli gnocchi, di un rosso vivo.
    A giudicare dalla consistenza della sbobba sembra scotta e densa immersa in un sugo che di sicuro è acido e di bassa qualità.
    La signora si avventa sul cibo come un'affamata e parla con la bocca piena.
    Dice: Occorre parlare con il ministero della giustizia per ottenere quella cosa, mi sfuggono le parole che descrivono il soggetto del discorso.
    Sembrava parlasse di un permesso per ottenere del denaro.
    A questo punto ho la netta sensazione di trovarmi in una casa di cure per salute mentale e mi incammino con ansia verso l'uscita, non visto.
    Trovo velocemente una porta che porta all'esterno e mi ritrovo nel mio paese.
    Lo riconosco e mi accorgo che in quel momento mi trovavo nella zona abitata.
    dall'altra parte di un piazzale mi ritrovo in una zona abbandonata e chiusa.
    Sembra passato molto tempo dalla chiusura dei negozi, e dalla partenza di tutti i suoi abitanti.
    L'aria è strana sembra pesante e la luce stessa del sole arriva giallognola dando un senso di stagnante e vecchio.
    Cammino un po lungo un viale alberato osservando senza particolari emozioni.
    Mi ricordo quando passavo da quella strada e dicevo a mia moglie sentendo il rumore sordo dei jet militari.
    L'Italia aveva ceduto il controllo dello spazio aereo all'america e dicevo proprio questo a mia moglie mentre fragorosamente i jet a due a due passavano nel cielo.
    "Ma tu guarda per far vedere di essere i padroni continuano a passare sopra i nostri cieli".
    Il ricordo allora vaga in una zona dove una donna ci addestrava a vivere.
    Occorreve scesi dalla branda correre subito dentro quella buca con una specie di tela a membrana entrando fino al collo.
    La sensazione era come di risucchio, e non era facile uscirne, ma era obbligatorio.
    Poi vedo un piccolo aereo che vola, io ne sono il guidatore ed un ragazzo prende appunti e disegna una mappa al volo dei territori nemici.
    Guardo in basso e vedo nettamente un insediamento nazista.
    L'aereo passa e viene visto dai nazisti che pare non reagiscano, ne sono consapevoli ma lasciano fare.
    A questo punto il ricordo ritorna alla strada che sto percorrendo nel mio paese.
    Vuoto e sporco, consunto ed abbandonato.
    Mi dico con una voce interna.
    "Ma cosa ci faccio qui. Posso fare di più, posso volare."
    Mi lancio verso gli alberi senza fatica e volo verso l'alto.
    Appena sopra gli alberi il sole appare ricolpire i miei occhi con il consueto colore caldo ed accogliente.
    La zona gricia viene abbandonata e continuo con il mio soliloquo.
    "Io posso fare di più,
    Posso volare via da queste false sicurezze di una civiltà ormai caduta.
    Posso alzarmi in volo verso la luce e vedere l'orizzonte"
    Le lacrime inondano i miei occhi mentre vedo la grigna con resegone nel sole in alto dove volo sulle verdi terre.
    Mi dirigo verso la grigna felice e tranquillo.
    Mi partono in poesi altri versi che ora non ricordo bene, ma il senso era questo.
    "io ho tutto dentro di me, non devo cercare nulla al di fuori, ne sicurezze, ne finte realta"
    Poi vedo una casa che devo oltrepassare per dirigermi verso la montagna che ho sempre amato.
    Il mio sguardo viene attirato da un modellino della grigna in basso nel prato.
    Scendo incuriosito e ci atterro sopra.
    Ma una voce interna mi dice lascia stare, non dimenticare il tuo obbiettivo.
    E mi rilancio verso l'alto libero e con un senso di pace e felicità con tutto.
    Lontano il ricordo della città abbandonata, dei militari, dei ricoverati, della caduta civiltà.
    Sono a pochi metri di altezza e si frappone tra me e la montagna un recinto di siepe.
    Sento una musica pop strana e delle figure sexi delimitano il recinto.
    io non sono di certo interessato a restare dentro a quel recinto e mi accingo a saltarlo senza neanche entrarci.
    Mentre mi solevo vedo un bambino biondo con gli occhi azzurri che gioca nel cortile e mi vede a sua volta.
    Non mi fermo e faccio un balzo per superare la casa.
    Sento un peso che mi costringe momentaneamente a toccare il tetto della casa, che ora appare con un tetto di cioccolato.
    Una voce diversa dalla prima interiore mi suggerisce che quella è la casa della strega che rapisce i bambini.
    Sorrido a questo però noto che il peso che mi ha fatto appoggiare sul tetto è quel bambino che non so come si è appeso al mio piede e tenta di arrampicarsi.
    Non mi interessa tuto questo voglio volare via, e mi lancio ancora verso il tetto dopo scrollandomi di dosso il bambino che ride divertito e si arrampica velocemente verso di me.
    Sorpasso il tetto e vedo questo bambino che mi insegue, solo volando più in alto potrò stare libero.
    Faccio il balzo verso l'alto trascinando il bambino attaccato al piede e me lo scrollo di dosso ancora.
    Mentre mi stacco dal tetto la sveglia mi riporta a casa.



    Vorrei che andaste incontro al sole e al vento
    con la pelle, più che con il vestito,
    perchè il respiro della vita
    è nella luce solare
    e la mano della vita è nel vento

    Kahlil Gibran "Il profeta"
  • OFFLINE
    godfire7
    Post: 17
    Città: MILANO
    Età: 47
    Sesso: Femminile
    00 10/10/2008 14:30
    sogno verso la mattina di 9 ottobre 2008...
    sono in una torre...Dicono che mi sto sposando, è il mio matrimonio. Non conosco il ragazzo con quale mi sposo, è alto magro, con i capelli lunghi ondulanti. Ha un cagnolino piccolo. Io mi sto vestendo di bianco come una sposa. Non so perchè ai piedi mi metto un paio di scarpe nere e calze nere brutte. C'era anche il mio nonno morto e forse anche il mio papà con noi. Cominciamo andare. Mi dicono che dobbiamo camminare fino alla collina. Con noi c'è un altro ragazzo anche,pare che sia testimone. Anche lui alto (circa 1.80) magro capelli neri, vestito di frak nero come il mio "futuro" marito. Il mio futuro "marito" cammina davanti col suo cagnolino, non si cura tanto di me (quei 2 ragazzi assomigliavano tanto alla mente - marito e spirito-testimone che vedo nei simbad). Il testimone mi prende per il braccio x aiutarmi a camminare con tutto sto vestito bianco lungo e la coperta lunga bianca trasparente da sposa che mi copre la testa. Io mi sto lamentando che non dovevo sposarmi con quello li, che è stato un errore. Il testmione mi ascolta silenzioso. Arriviamo alla collina. Da li in poi non ci sono più alberi verdi, fiori, non c'è più primavera, non ci sono nemmeno colori. Dopo la collina tutto è bianco e nero. Fa freddo. Mi dicono che dobbiamo camminare ancora un pò. Io mi lamento che non è bello far camminare cosi tanto la sposa. C'è vento freddo. Da lontano mi sembrava di vedere un mare grigio chiaro, invece quando ci avviciniamo vedo che è un deserto di sabbia, c'è solo la sabbia, non c'è niente. Ci sono varie persone e ragazzine che mi stanno preparando la strada e mentre le passo davanti si inginocchiano davanti me. Mi salutano chinando la testa e mettendo la mano sul cuore. Sono vestite come nelle scuole private inglese. Loro sono tutte morte come mio nonno. Sono come degli angeli, innocenti. Tutti sono vestiti di nero, tranne me. Il vento mi butta il vestito su è giù. Questa è la valle delle lacrime, della morte. Sto andando verso la morte...

    Li mi sono svegliata. Ero sconvolta da questo sogno strano. Mi sono ricordata che la mia sorella assassinata...che prima che lei morisse la nostra vicina l'aveva sognata vestita da sposa che volava nel cielo...Sono andata in bagno per lavarmi la faccia e raccontare il mio sogno all'acqua. Dicono che se racconti i sogni brutti all'acqua corrente la mattina presto, l'acqua li lava via e si riesce ad evitare i problemi. Ma l'acqua deve essere prima a sentire quel sogno...
    ecco, voi siete secondi dopo l'acqua a sentire questo mio sogno strano. Vi auguro a tutti buona notte e sogni belli, sereni...
  • OFFLINE
    Freeflow@
    Post: 622
    Sesso: Femminile
    00 11/10/2008 01:52
    Oh mamma mia God tesoro mio..recita i mantra per favore...........
    ti sono accanto con tutto il mio amore [SM=g9433] [SM=g9479]

    [url=http://www.oipaitalia.com/
  • godfire7
    00 30/10/2008 15:06
    Re: sogno verso la mattina di 9 ottobre 2008...
    [POSTQUOTE][QUOTE:87034424=godfire7, 10/10/2008 14.30]sono in una torre...Dicono che mi sto sposando, è il mio matrimonio. Non conosco il ragazzo con quale mi sposo, è alto magro, con i capelli lunghi ondulanti. Ha un cagnolino piccolo. Io mi sto vestendo di bianco come una sposa. Non so perchè ai piedi mi metto un paio di scarpe nere e calze nere brutte. C'era anche il mio nonno morto e forse anche il mio papà con noi. Cominciamo andare. Mi dicono che dobbiamo camminare fino alla collina. Con noi c'è un altro ragazzo anche,pare che sia testimone. Anche lui alto (circa 1.80) magro capelli neri, vestito di frak nero come il mio "futuro" marito. Il mio futuro "marito" cammina davanti col suo cagnolino, non si cura tanto di me (quei 2 ragazzi assomigliavano tanto alla mente - marito e spirito-testimone che vedo nei simbad). Il testimone mi prende per il braccio x aiutarmi a camminare con tutto sto vestito bianco lungo e la coperta lunga bianca trasparente da sposa che mi copre la testa. Io mi sto lamentando che non dovevo sposarmi con quello li, che è stato un errore. Il testmione mi ascolta silenzioso. Arriviamo alla collina. Da li in poi non ci sono più alberi verdi, fiori, non c'è più primavera, non ci sono nemmeno colori. Dopo la collina tutto è bianco e nero. Fa freddo. Mi dicono che dobbiamo camminare ancora un pò. Io mi lamento che non è bello far camminare cosi tanto la sposa. C'è vento freddo. Da lontano mi sembrava di vedere un mare grigio chiaro, invece quando ci avviciniamo vedo che è un deserto di sabbia, c'è solo la sabbia, non c'è niente. Ci sono varie persone e ragazzine che mi stanno preparando la strada e mentre le passo davanti si inginocchiano davanti me. Mi salutano chinando la testa e mettendo la mano sul cuore. Sono vestite come nelle scuole private inglese. Loro sono tutte morte come mio nonno. Sono come degli angeli, innocenti. Tutti sono vestiti di nero, tranne me. Il vento mi butta il vestito su è giù. Questa è la valle delle lacrime, della morte. Sto andando verso la morte...

    Li mi sono svegliata. Ero sconvolta da questo sogno strano. Mi sono ricordata che la mia sorella assassinata...che prima che lei morisse la nostra vicina l'aveva sognata vestita da sposa che volava nel cielo...Sono andata in bagno per lavarmi la faccia e raccontare il mio sogno all'acqua. Dicono che se racconti i sogni brutti all'acqua corrente la mattina presto, l'acqua li lava via e si riesce ad evitare i problemi. Ma l'acqua deve essere prima a sentire quel sogno...
    ecco, voi siete secondi dopo l'acqua a sentire questo mio sogno strano. Vi auguro a tutti buona notte e sogni belli, sereni...[/QUOTE][/POSTQUOTE]


    "Ci sono varie persone e ragazzine che mi stanno preparando la strada e mentre le passo davanti si inginocchiano davanti me. Mi salutano chinando la testa e mettendo la mano sul cuore. Sono vestite come nelle scuole private inglese. Loro sono tutte morte come mio nonno. Sono come degli angeli, innocenti."...

    dopo quel sogno, non so perchè, quelle ragazzine morte mi frullavano in testa. Di tanto in tanto mi passavano davanti gli occhi i loro visi. Alla fine ho deciso di fare un pò di ricerca per capire se era solo un sogno o qualcosa di più, o davvero c'è stata qualche tragedia in quale sono morti degli alunni in qualche colleggio inglese. Come risultato delle ricerche ho scoperto che in stai uniti, nello stato texas c'è stata un'esplosione in un collegio che si chimava New London in data di 18 marzo, 1937 e come risultato sono morte più di 300 persone...
    en.wikipedia.org/wiki/New_London_School_explosion
    www.hilliard.ws/nlondon.htm

    Ufficialmente la causa venne definita come la fuga di gas, ma fin adesso non si sa la vera causa. Io so solo che 18 marzo poteva essere un giorno particolare prima di allineamento solare per arrivo di primavera quando il segno dominante è quell'animale che assomigla molto al capro - il simbolo di Bafomet. So che fanno tanti riti satanisti in quel periodo in quale portano dei sacrifici di vite umane, preferibilmente innocenti bambini...Che solo chi ha un potere assoluto al livello di poter controllare le istituzioni, potrebbe causare una esplosione ben organizzata, ben mascherata in una scuola portando via più di 300 vite e dopo facendo in modo che i colpevoli rimangono scoperti ed impuniti...
    quindi era solo un sogno il mio?...

    no comment...