Camminando per Milano

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ultimotemplareterra
00lunedì 20 ottobre 2008 22:24
Osservato osservatore
Cammino per Milano
operosa città dicono,
dove morti viventi e dormienti
camminano senza meta nel tentativo
di dare un senso allo sporco che li travolge.

Sono in un bar nei pressi del duomo.
Intorno a me vecchi intonaci rimessi a nuovo,
marmi e statue sui palazzi
tra il rumore dei martelli pneumatici
sempre all'opera con il loro
distorto rumore.

Migliaia di persone camminano velocemente
cercando di vedere il meno possibile,
condividere il meno possibile
dello spazio a loro concesso
tra l'autismo delle cuffie ipnotiche.

Il cameriere, gentile, avvezzo nel vedere persone,
si interessa alle mie volontà, mentre a fianco
tre gruppetti di persone parlano veloci e tesi
del nulla.
Ovunque lavoro e reddito, immagine
e discussioni sterili per sostenere
personalità di gesso.
Tutti tremendamente e disperatamente interessati
all'impalcatura che gli permette di rimanere a galla
al di sopra dei barboni,
che vagano a loro volta senza neanche il peso
di una maschera non loro.

Un violino scordato emette note che
dissonanti seguono vecchie arie d'opera
tra l'indifferenza totale degli zombi indaffarati.
Un vecchio sorriso in un abito un tempo bello
è il quadro che si presenta in quell'opera all'angolo.

Ombre cercano di entrare nella chiesa
perquisiti dai militari,
nel tentativo di pregare, fotografare
le vecchie pietre che ricordano il cuore di Milano.

Eppure il sole scalda multicolore l'edera
a sprazzi rossa che penzola dal vecchio palazzo.
L'odore dell'inquinamento stesso, tra gli
effluvi delle sigarette sembra meno acre.

Ed io scrivo in questo blocco
osservato osservatore,
in un silenzio di morte d'anima.
Oggi sembro libero da questo ingranaggio,
ma è solo il preludio che chiederà il suo conto
questa notte...
[SM=g10649]
azrael66
00martedì 21 ottobre 2008 20:02
La nostra vista interiore ci permette di osservare stando dall’altra parte, dalla parte vera e questo penso che sia accaduto a te, caro Templare!
Veniamo trascinati dentro un corpo, perché tanto uno lo dobbiamo scegliere per forza (siamo i soldatini di dio…), tu ti sei svegliato ed hai osservato ciò che ti circondava soppesandolo per quello che è, cioè nulla.
Viviamo sul filo di una spada.
Freeflow@
00giovedì 23 ottobre 2008 00:27
Che anime nobili e pure,grazie per tutto ciò che esprimete!!! [SM=g7348]
godfire7
00venerdì 24 ottobre 2008 23:46
il sole a Milano...?...
Beato te, Templa, ormai di raro capita di vedere le vere illuminazioni del sole a Milano, le scie chimiche lo coprono pure di notte :-(...non vedo il sole chiaro da tanto tempo. Mi rimane solo un ricordo dai miei quaderni di scuola dove disegnavo sole e le nuvolette allegre, innocenti a forma di pecora.
Vi ricordate l'inizio di film Matrix? Morpheus che racconta la storia di oscurazione del sole e del cielo...
stiamo andando verso questa fine? siamo l'ultima generazione che ha avuto fortuna di vedere il sole???:-(...
cosa lasceremo alle generazioni prossime? mi sento in colpa quanto membro di una generazione disastrosa che ha distrutto tutto ciò e sopratutto libertà che ci avevano lasciato i nostri nonni, cioè la generazione precedente al costo di sangue e al nostro turno non lasciamo niente di buono a quella generazione prossima, solo le lacrime e sangue...Siamo proprio un disastro...Non abbiamo potuto salvare il tesoro prezioso che passava da generazione in generazione: la libertà...I nostri figli avranno ragione se ci malediranno per questa eredità vergognosa fatta di telefonini, i-pod, immoralità e pianeta malato. Avranno la ragione totale. Io - il frutto di una società ed ambiente malati - anche io malata probabilmente (99,99% x la diagnosi di dottori) non potrò mai avere i figli a causa di questa malattia che mi fa soffrire attualmente. Chiedo perdono ai figli che non ho mai concepito, chiedo perdono a tutte le vite in arrivo, perchè non ho fatto niente x lasciarli un mondo decente...perdonatemi e perdonateci tutti...
ultimotemplareterra
00domenica 26 ottobre 2008 22:27
Non farti prendere dal senso di colpa.
Questa malattia è stata inventata per imbrigliare la tua energia e bloccare il tuo atto di volontà!
Tu non sei responsabile di quello che succede nel mondo, ma sei responsabile di te stessa e del cammino che percorri.
Certo la sensibilità e l'empatia sono componenti dell'anima e ci rendono partecipi delle lacrime come dei sorrisi.
Ma ricorda che solo uno aguardo fiducioso ed amoroso può smuovere le montagne e cambiare tutto.
E' vero i nostri figli avranno un mondo in difficoltà, ma non siamo noi ad averlo reso cosi ma generazioni e generazioni di persone che credevano che meglio di cosi non poteva andare.
Ora abbiamo l'opportunità di cambiare le cose solo cominciando da noi stessi.
Cominciamo a credere nella nostra volontà, ad aggrapparci alle parole di anima, a seguire l'etica e l'amore per la bellezza.
In questo periodo stò leggendo Keats, e dice una cosa che abbraccio personalmente.
La verità è la bellezza e la bellezza è la verità, non c'e' null'altro che devi sapere.
L'universo è simmetrico e bello.
La verità è bella e magnifica, quanto unica e reale.
Quando sei nel dubbio su di una cosa o si di un principio, guarda se genera bellezza ed armonia.
Solo in questo caso seguirà la giustizia e la verità.

Hai scelto di vivere in questo posto in questo momento.
Hai una missione ed è quella di fare esperienza.
Non è somatizzando le ingiustizie che si porta giovamento e bellezza al mondo non credi?
Un abbraccio affettuoso! [SM=g9433]
godfire7
00domenica 26 ottobre 2008 23:13
grazie, caro fratello...
sto solo portando la mia croce...a volte cado. Ma poi mi riprendo, e continuo il cammino.
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