combattere il sistema

Come si potrebbe immaginare un mondo senza il contrasto fra bene e male, quando per combattere il male ci si oppone con i mezzi del contrasto.
Quello che voglio dire è che fino a quando il dualismo sarà il padrone della nostra esistenza e saremo convinti che il conflitto sia necessario, troveremo sempre il conflitto di fronte a noi.


"Più noi saremo forti, più il nemico sarà per equilibrare il sistema forte come noi.
Ci saranno infinite fluttuazioni dove sembrerà che vinca la luce o il buio.
Certo ci sarà ancora il tempo di affilare le spade ed in questo di certo non ho bisogno di incitamenti eh eh.
Ma non perdo mai la consapevolezza che lo stesso combattere fa parte del gioco.
Stiamo giocando con le armi del sistema per combattere contro il sistema.
Questo non porterà alla vittoria da parte di nessuno ma ci porterà a comprendere come uscire definitivamente dal sitema senza più bisogno di combattere.
Dunque penso a questo punto.
Che ci sia il giusto combattimento e che serva per evolversi, ma non identifichiamoci troppo sul nemico. Quello non esiste."

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Che ci sia il giusto combattimento e che serva per evolversi, ma non identifichiamoci troppo sul nemico. Quello non esiste."

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Volevo solo dire che hai ragione...alla fine sono solo punti di vista, e per sfortuna noi ne abbiamo solo uno, altrimenti vedremo la cosa in modo diverso!!!
Infatti, se noi guardiamo un nostro nemico, lo vedremo come il cattivo di turno, ma se guardiamo la cosa dal suo punto di vista, siamo noi i cattivi e lui è il buono...quindi bisogna solo capire che il bene e il male sono solo illusioni, sono una sola cosa e contemporaneamente si completano e si invertono continuamente a vicenda. Nulla è ciò sembra... per questo anima non è nè buona nè cattiva, lei non ha un solo punto di vista, ma tanti e tanti e tutti insieme (lei è il tutto e il niente allo stesso momento!!)

Ps:non so se posso rispondere qui, se ho sbagliato cancella.

Ciao.

it.notizie.yahoo.com/10/20081023/tit-elicottero-caduto-le-otto-vittime-2dba...

"(ANSA) - ROMA,23 OTT -Sette militari dell'equipaggio dell'elicottero precipitato in Francia appartenevano al Centro Sar di Brindisi,l'8/o al Centro Sar di Rimini. Sono Michele Cargnoni,30 anni,di Brescia; Marco Partipilo, 29 anni, di Bari; Giovanni Sabatelli,50 anni,di Fasano e Carmine Briganti,41 anni,di Balzano; Giuseppe Biscotti,37 anni,di Grottaglie,Massimiliano Tommasi, 34 anni,di Calimera, Teodoro Baccaro, 31 anni, di San Vito dei Normanni e Stefano Bazzo, 32 anni di Vicenza."


fai del male, male ti ritorna, fai del bene, bene ti ritorna.
chi ha le orecchie sente, chi ha gli occhi vede, chi ha la coscienza capisce che rubare povera gente di notte mentre dorme è da vigliacchi e che il male che si fa agli innocenti non rimane impunito. D'altronde rubare le persone con anima che se si accorgono di porcherie che sperimentano su di loro, possono fulminare un intera porcheria non solo le "zanzare" volanti...
sapevano il rischio quando facevano una caxxata del genere, vero? se la vedano con loro stessi, niente da fare
questa è l'ennesima precipitazione misteriosa, 3° o 4° helicotteri nell'arco di ultimi mesi?

peccato però, erano pure giovani, potevano dedicare le loro vite per qualcosa di più utile e bello, evidentemente non avevano abbastanza coscienza x comprendere la preziosità di un tale dono che si chiama "vita" e che bisogna spendere con tanta attenzione, senza sprechi come se fosse un tesoro introvabile...

Grazie Andrea per aver espresso il tuo pensiero.
Ne sono felice davvero.
Non vedo perchè dovrei scrivere su di un forum pubblico se non per il bisogno anche di sentire un confronto tra opinioni ed esperienze.
Verrebbe da meditare a questo punto del perchè l'uomo cerca sempre di comunicare ed avere riscontri nel prossimo.
Per quanto mi riguarda è la condivisione semplice e pura, il vedere come attraverso lo specchio una parte di se stessi.
La ricerca di se stessi avviene anche nella comunicazione con altre anime, con altre esperienze ed a vari stadi evolutivi.
Siamo in fin dei conti come i colori dell'arcobaleno, come un profumo derivante da qualcosa di infinito.
Fino a quando riusciremo e vedere attraverso la materia e sentire il sottile filo che ci unisce tutti il percorso è quello giusto.
Grazie mille!

Quando abbiamo un “nemico” di fronte è come se ci trovassimo dinanzi ad uno specchio, bisogna vincere la riluttanza e guardarci negli occhi per comprendere tutta l’immagine.
Ed il “nemico” non sempre è un’altra persona, anche le nostre angosce, le nostre paure, degli aspetti di noi che non accettiamo rappresentano un antagonista.
Le mie però sono solo parole, metterle in pratica è difficile ed ardimentoso, ci vuole un coraggio da leoni!

Si parla di grandi opere che iniziano e non finiscono.
20 miliardi di euro per un fantomatico ponte sullo stretto, alta velocità per collegare le grandi città.
Io non voglio ora entrare nella questione disquisendo sull'utilità o sull'effettivo bisogno di un paese che va a carbonella di avere motori materia/antimateria.
Mi domando solo cosa costerebbe ad un paese così ricco e pieno di risorse la costruzione di capannoni riscaldati e con i bagni per ospitare le persone senza tetto, senza un reddito, costrette a vivere letteralmente sulla strada.
Il volontariato in Italia è il vero motore di tutto il sistema dell'assistenza alle persone sfortunate.
Lo "stato" non si muove e rimane impassibile di fronte al barbone sdraiato in metropolitana in attesa di andare nelle mense per i poveri.
Ebbene non è giusto che sia così, non è giusto che ci si faccia il callo, non è giusto che possa succedere una cosa del genere.
Gli esponenti del loro egoismo dicono che se aiutassimo i più deboli e gli sfortunati tante persone si approfitterebbero della situazione mangiando e dormendo a scrocco.
Ma io non ritengo giusto che per colpa di qualche "imbucato" si debba lasciare per strada una persona, anche se piena di difetti, magari antipatica e senza voglia di costruirsi una vita in questa gabbia.
Ne va dell'etica stessa, del rispetto per la vita, dell'amore per se stessi.

ultimotemplareterra, 06/12/2008 16.18:

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Si parla di grandi opere che iniziano e non finiscono.
20 miliardi di euro per un fantomatico ponte sullo stretto, alta velocità per collegare le grandi città.
Io non voglio ora entrare nella questione disquisendo sull'utilità o sull'effettivo bisogno di un paese che va a carbonella di avere motori materia/antimateria.
Mi domando solo cosa costerebbe ad un paese così ricco e pieno di risorse la costruzione di capannoni riscaldati e con i bagni per ospitare le persone senza tetto, senza un reddito, costrette a vivere letteralmente sulla strada.
Il volontariato in Italia è il vero motore di tutto il sistema dell'assistenza alle persone sfortunate.
Lo "stato" non si muove e rimane impassibile di fronte al barbone sdraiato in metropolitana in attesa di andare nelle mense per i poveri.
Ebbene non è giusto che sia così, non è giusto che ci si faccia il callo, non è giusto che possa succedere una cosa del genere.
Gli esponenti del loro egoismo dicono che se aiutassimo i più deboli e gli sfortunati tante persone si approfitterebbero della situazione mangiando e dormendo a scrocco.
Ma io non ritengo giusto che per colpa di qualche "imbucato" si debba lasciare per strada una persona, anche se piena di difetti, magari antipatica e senza voglia di costruirsi una vita in questa gabbia.
Ne va dell'etica stessa, del rispetto per la vita, dell'amore per se stessi.

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Esempio uno:
La mia azienda ha investito soldi per un impianto nuovo nonostante la richiesta del materiale prodotto dal quella linea era già abboddantemente coperta da un impianto molto più piccolo.
In previsione di un aumento della richiesta si decise di investire.
La cosa però non è stata per niente vagliata con criterio, ed in tutta fretta sono stati usati i soldi necessari.
Ora l'impianto dopo lunghi collaudi e due produzioni è stato letteralmente abbandonato avendo l'azienda stessa riconosciuto che quel prodotto non ha in previsione un aumento di richiesta.
Di questi impanti cadaveri, di questi dinosauri abbandonati se ne costruiscono spesso ed a pagarne le spese sono le tasche dei lavoratori.
Se questi soldi fossero stati usati per altro?

Ma siamo sicuri che il potere ed il benessere momentaneo che i nostri "controllori" mantengono con ogni mezzo porti alla felicità?
Cosa accadrebbe se le trecento famiglie che governano il mondo riuscissero nel loro intento di togliere il libero arbitrio al resto del mondo.
Cosa succederebbe se distruggessero la creatività e la speranza in un futuro dove l'armonia e la giustizia fossero pilastri invalicabili.
Ci fu in tipo molti anni fa che disse che il suo mondo non era questo, che bisognava dare a Cesare quello che era di Cesare.
E non è con il conflitto che cambiò la visione del mondo integrandolo con il concetto della pietà e dell'ugualianza di tutti gli esseri viventi.
Non era un condottiero ne un politico, ma solo una persona che prendeva come punto di partenza la vita e l'applicazione dell'esempio diretto.
Forse sarebbe il caso di uscire da questa scacchiera fatta per essere automi che rispondono solo bianco e nero.
La realtà forse è molto più complessa di come i nostri "controllori" vogliono farci sembrare





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