00 14/09/2008 16:48
Nel campo lavorativo vengo attaccato da anni da due tipi di "vampiro".
Il primo, il più difficile da gestire è un mio pari livello, il quale dovrebbe collaborare con me per un efficienza lavorativa migliore ed anche per migliorare possibilmente la qualità del lavoro e la sicurezza.
Arrivai a contatto con questo tipo di vampiro tre anni fa, ero il più giovane Capoturno dell'intero impianto, e con attenzione e passione mi accingevo a ricoprire il mio ruolo nel miglior modo possibile, convinto di poter capire e dare un supporto anche personale.
Fin dal primo giorno però, l'accoglienza fu agghiacciante anche se velata, nascosta e pericolosa.
Invidie strane aleggiavano nell'aria per il fatto di essere giovane, per il fatto di avere passione per un lavoro che in lui a quanto pare non soddisfava più.
Rabbia per avere un ragazzino secondo lui inesperto come suo pari, e completamente chiuso dal punto di vista di addestramento.
Lentamente ogni problematica veniva messa a mio carico, ed ogni mia decisione messa in discussione da un metodo molte volte dettato dall'esperienza superiore, ma altre volte viziato da errori datati e pericolosi.
Comunque l'attacco veniva fatto sia tramite la negazione della dignità, tenendomi allo scuro dello stesso diverbio fatto con i colleghi a causa mia.
Naturalmente attraverso la critica minuziosa e molte volte falsa, ma che senza il mio intervento non poteva essere replicata.
Al punto di farmi sentire, all'inizio come non compreso ed inadeguato.
Il mio approccio emotivo alla cosa naturalmente è stato, che ero inesperto e che mi rimettevo alla sua decennale esperienza per capire quello che non capivo.
Bene, la risposta è stata sempre negativa, e per di più non supportata da prove sulla mia inabilità alla mansione.
lentamente, aumentando lo sbattimento, ho letteralmente "rubato" il lavoro, soffrendo ad ogni attacco e sentendomi veramente in uno stato pietoso.
Ora in pochi anni, posso dire che, il mio modo di operare non era scorretto, che il mio modo di agire, gestire il personale, è diverso ma efficiente e importante anche per le persone che si ritrovano sotto la mia responsabilità.
Tanto che ora mi fanno addestrare le persone nuove appunto per il mio approccio responsabilizzante e libero.
Non ho mai avuto niente da imparare da quel personaggio, che invece vede il lavoro, i colleghi, la vita stessa una giungla dove il più forte vince, dove l'invidia fa da padrona, ed il senso di inadeguatezza lo spinge a fare cose vergognose e senza pietà.
Ora i miei cancelli energetici sono chiusi, e con i fatti dimostro il mio impegno e la mia volontà di crescere ed essere creativo, ed i risultati si fanno vedere.
Il suo veleno inizia ad incrinare l'immagine del vampiro che si ritrova un collega che lentamente ha imparato sul campo tutto e non ha più bisogno di supporto.
Ora ci prova con il sabotaggio e con la menzogna, ma anche in questo, sto iniziando a guardarmi il culo.

Per il secondo tipo forse un'altra volta.


Vorrei che andaste incontro al sole e al vento
con la pelle, più che con il vestito,
perchè il respiro della vita
è nella luce solare
e la mano della vita è nel vento

Kahlil Gibran "Il profeta"