Yogananda

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ultimotemplareterra
00mercoledì 11 febbraio 2009 11:20
Sulla reincarnazione
Cercate Dio: Egli vi farà intravedere il vostro passato

"Ricordo bene le mie passate incarnazioni. Alla Torre di Londra, ad esempio, ho scoperto molti luoghi che avevo conosciuto in una vita precedente, e di cui i custodi non sapevano niente. Poiché in una incarnazione passata ho vissuto in Inghilterra, da bambino in India preferivo mangiare con la forchetta e il coltello. Quando i miei familiari mi domandarono come mai preferivo servirmi delle posate, invece di usare le mani, secondo le consuetudini indiane, risposi: "Me lo ricordo dal passato". Essi non capirono, ma io sapevo di aver mangiato così in precedenza. Mentre progredirete spiritualmente, Dio vi concederà qualche fugace visione delle vite precedenti. E quando sarete meno curiosi e la vostra mente sarà permeata soltanto di Dio, ne saprete ancora di più.

Ricordate che siete stati inviati sulla terra per cercare sia di distruggere le tendenze e le abitudini cattive che avete portato con voi dalle vite precedenti, sia di evitare di crearne altre nell'attuale incarnazione, affinché riusciate a trovare Dio. Allora potrete lasciare questa vita dicendo: "Signore, lo scopo della mia esistenza è compiuto. Non sono più costretto a reincarnarmi, a meno che tu non voglia farmi tornare sulla terra per servirti". Gesù ha detto: "Chi vince, lo farò colonna nel tempio del mio Dio, e non ne uscirà mai più".

Voi dovreste cercare Dio adesso; non aspettate di trovarlo in altre incarnazioni. Potete conoscerlo in questa vita, ora. E prima lo conoscerete, più bella sarà la vostra esistenza. Siete sciocchi, se non lo cercate; perché non esiste niente altro che vi appagherà. Se avrete lui, avrete tutto.

ultimotemplareterra
00mercoledì 11 febbraio 2009 11:21
Il mondo astrale ha molte dimore
Quando ci svegliamo la mattina, siamo esattamente gli stessi che eravamo prima di essere andati a dormire. Analogamente, quando noi e i nostri Cari ci svegliamo nel mondo astrale, dopo la morte, siamo sempre gli stessi e, in genere, abbiamo un aspetto più giovanile e sano.

Non diventiamo angeli solo perché siamo morti. Se siamo angeli sulla terra, saremo angeli anche nell'aldilà. Se siamo personalità oscure e negative sulla terra, lo saremo anche dopo la morte. Nel mondo coesistono tuguri e splendidi paesaggi naturali, e anche nell'aldilà accade la stessa cosa. Nel regno astrale andrete in una regione bella, o in una più oscura, a seconda del modo in cui avete vissuto sulla terra, dove avete condotto una vita buona e pura, o un'esistenza meschina e cattiva. Anche Gesù ha fatto riferimento a queste regioni quando ha detto: "Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore".

I piani astrali sono caratterizzati da atmosfere, o vibrazioni diverse, e tutte le anime provenienti dalla terra sono attratte da quel tipo di atmosfera che è in armonia con la loro specifica vibrazione. Proprio come i pesci vivono nell'acqua, i vermi nella terra, gli uomini sulla superficie terrestre e gli uccelli nell'aria, così nel mondo astrale le anime vivono nella sfera più consona alla loro vibrazione. Più gli esseri umani si comportano nobilmente e spiritualmente sulla terra, più alta è la sfera da cui saranno attratti e più grandi saranno la libertà, la gioia e la bellezza che percepiranno.

La vita sui pianeti astrali non dipende dall'aria, o dall'elettricità. Gli esseri astrali vivono di raggi di luce multicolore. Nel mondo astrale la libertà è più grande di quella che si può avere nel mondo fisico. Le ossa non si possono rompere perché non esistono corpi solidi; tutte le cose sono fatte di raggi di luce, e tutto avviene per mezzo del potere del pensiero. Ad esempio, quando le anime astrali desiderano un giardino si limitano a volerlo; il giardino, allora, si manifesta e dura finché l'anima lo desidera e si dissolve quando l'anima vuole farlo scomparire.

ultimotemplareterra
00mercoledì 11 febbraio 2009 11:22
La comunicazione con il mondo astrale è una scienza custodita segretamente
Comunicare con le anime del mondo astrale non è facile. E' una scienza custodita segretamente dalla natura. Dio non vuole che il nostro amore sia riservato solamente ai familiari, ma desidera che impariamo ad amare il mondo intero. E affinché ciascuno di noi possa apprendere questa lezione, i nostri cari ci vengono tolti uno per uno; riusciremo, allora, ad amare anche agli altri. Ma se il nostro amore è puro e altruistico, e ci evolviamo spiritualmente, possiamo imparare la scienza segreta che ci consente di rimanere in contatto con i nostri cari anche dopo la loro morte.

Il cuore umano è così forte e spesso così irragionevole! Un ragazzo incontra una ragazza; si innamorano, crescono, si sposano, hanno dei figli, e pensano: "Questi bambini ci appartengono". Il senso di possesso fa dimenticare agli esseri umani che prima di conoscersi erano soltanto degli estranei, che la morte spezzerà il loro legame, che i figli non sono una loro proprietà, ma vengono affidati ai genitori esclusivamente perché se ne prendano cura nel corso di una sola esistenza. Quando la morte rapisce le persone amate, gli esseri umani si disperano e cominciano a domandarsi che senso abbia la vita.

La forza degli affetti umani è tale che la perdita delle persone care suscita una profonda e dolorosa nostalgia e, spesso, un sentimento di ribellione interiore. Benché fossi ancora un bambino, sapevo nel profondo del cuore - molto tempo prima della sua morte - che mia madre doveva andarsene. Quando morì, mi disperai moltissimo. La cercai dappertutto, ma non riuscii a trovarla.

"Madre divina", pregavo, "se ci sei, devi rispondermi. Perché hai voluto che amassi tanto la mia mamma e poi me l'hai tolta? L'hai fatto per punirmi e torturarmi?". E un giorno, la Madre cosmica mi rispose dicendo: "Chi ti ha dato un padre e una madre? Sono io che ti ho dato la tua bellissima mamma".

Quando compresi che dipendeva da Dio se avevo avuto una mamma così meravigliosa, pensai: "Solo Dio possiede la chiave del mistero della vita", e cominciai a cercare dentro di me e a pregare. La Madre divina rispose e mi disse perché la mamma mi era stata tolta: "Sono stata io a prendermi cura di te, una vita dopo l'altra, nella tenerezza di molte mamme! Contempla nel mio sguardo gli occhi neri, quegli splendidi occhi perduti che cerchi!".

Dopo aver trovato la Madre divina, nel mondo astrale ho trovato anche la mia mamma terrena e ho parlato con lei. E' possibile comunicare con i nostri cari che ci hanno lasciato. Voi potete trasformarvi in uno strumento ricevente e trasmittente al tempo stesso. Se cercate uno dei vostri cari scomparsi, meditando profondamente e ininterrottamente su quell'anima, riceverete una risposta. Ma se il vostro desiderio non è abbastanza forte, i pensieri irrequieti disturberanno la concentrazione della vostra meditazione. Se i vostri pensieri corrono di qua e di là, mentre inviate a un'anima il messaggio del vostro cuore, la trasmissione si interromperà. Dovete avere un fortissimo desiderio e una concentrazione davvero molto intensa per mettervi in contatto con un'anima che è andata nell'aldilà. E dovete inviare i vostri pensieri a quest'anima senza interruzione. Inoltre, coloro con cui cercate di comunicare devono essere abbastanza evoluti per ricevere il vostro richiamo e riuscire a rispondere. E' più facile mettersi in comunicazione con le anime che sono al vostro livello di coscienza e con cui avete avuto una profonda affinità e stretti legami affettivi. Per comunicare con le anime molto evolute è necessaria una concentrazione di gran lunga più potente.



ultimotemplareterra
00mercoledì 11 febbraio 2009 11:23
La tecnica per comunicare con le anime dei defunti

Per comunicare con i vostri cari scomparsi, meditate intensamente su Dio. Quando sentite dentro di voi la sua pace, concentratevi profondamente sul centro cristico, il centro della volontà situato tra le sopracciglia, e inviate il vostro amore ai cari scomparsi. Visualizzate nel
centro cristico la persona con cui volete comunicare. Mandate alla sua anima le vostre vibrazioni di amore, di forza e di coraggio. Se lo farete senza interruzione, e se il vostro interesse nei confronti della persona cara non diminuirà, la sua anima riceverà certamente le vostre vibrazioni, che le daranno un senso di benessere e le faranno sentire di essere amata. I vostri cari non vi hanno dimenticato, proprio come non lo avete fatto voi. Nella loro coscienza permane un lontano ricordo delle persone amate che hanno lasciato sulla terra.

Se volete avere una risposta da queste anime, concentratevi sul centro del cuore. Quando vi concentrate molto profondamente, inizialmente i vostri cari possono apparirvi nei sogni, perché sono in grado di farlo. In qualche caso potete fare più volte lo stesso sogno significativo. Infatti, non tutti i sogni sono privi di significato. Se la vostra mente è calma e in sintonia, saprete che qualcuno sta cercando di mettersi in contatto con voi attraverso quel sogno. Se continuate a progredire spiritualmente, i vostri cari potrebbero apparirvi durante la meditazione, e quando sarete molto evoluti, potrete vedere le loro anime proprio davanti a voi. San Francesco vedeva Gesù Cristo in carne e ossa, ogni notte. Ma prima di poter avere un'esperienza del genere dovete essere veramente molto evoluti. Dio vi mostrerà tutte queste cose, se mediterete profondamente su di lui.

Invece di piangere e di provare un senso di sconforto dopo la morte dei vostri cari, inviate loro il vostro amore. In questo modo aiuterete la loro anima a progredire ed essi potranno aiutare voi. Non tratteneteli con sentimenti irragionevoli di dolore e di attaccamento egoistico. Dite semplicemente: "Ti amo".

Mandate ai vostri cari pensieri di amore e di comprensione, quando ne sentite il desiderio; ma fatelo almeno una volta l'anno, ad esempio in occasione di qualche ricorrenza speciale. Dite mentalmente: "Un giorno ci incontreremo ancora e continueremo ad approfondire il nostro amore divino e la nostra amicizia". Se continuate a inviare loro pensieri di amore, certamente un giorno li incontrerete ancora. Saprete che questa vita non è la fine, ma soltanto un anello dell'eterna catena che vi lega ai vostri cari.


ultimotemplareterra
00mercoledì 11 febbraio 2009 11:24
Il vero amore attira le anime l'una verso l'altra, vita dopo vita

Anche se non ricordiamo nulla di preciso sui rapporti che abbiamo avuto nelle vite precedenti, l'amore - o anche un forte sentimento di odio - attira le anime, l'una verso l'altra, vita dopo vita. Ecco perché in questa incarnazione vi siete sentiti fortemente attratti da alcune persone e non da altre. Venite attirati naturalmente da coloro che avete conosciuto in precedenza e non è possibile stabilire un rapporto di profonda amicizia con qualcuno, se non lo aveste già incontrato nelle vite precedenti. Questo è certo. Quando pensate a qualcuno come a un vero amico è perché avete conosciuto quell'anima nel passato, e il vostro rapporto precedente vi fa sentire più vicini. Cercando di conoscere e di capire gli altri, passando da un'incarnazione all'altra, arricchiremo il nostro forziere di amici e di persone care.

Se in questa vita siete attratti da anime che vi piacciono, ma con le quali si determinano incomprensioni e litigi continui - come talvolta accade tra i membri della stessa famiglia - e dovete sforzarvi costantemente di andare d'accordo, vuol dire che nella vita precedente eravate amici e nemici allo stesso tempo. Un esempio di questo caso fu Giuda, che tradì Gesù. Giuda aveva conosciuto il Cristo in altre vite ed era destinato a far parte della meravigliosa famiglia dei suoi discepoli. Pur essendo stato tradito da Giuda, Gesù lo amava incondizionatamente, come una madre ama anche un figlio cattivo.

Gesù e i dodici apostoli si erano già conosciuti. Questa è la ragione per cui i discepoli furono istantaneamente attratti da Gesù ed ebbero fede in lui.

Analogamente Krsna riconobbe il suo discepolo prediletto: "Arjuna, tu ed io siamo passati attraverso molte nascite. Io le conosco tutte mentre tu non le ricordi".

Fra tutti, il rapporto tra il guru e il discepolo è il più bello perché è incondizionato ed eterno: attraverso tutte le incarnazioni, essi rimangono sempre in contatto. E al momento della morte, il guru guida il discepolo nel passaggio dal corpo fisico al cielo astrale.

In questa vita ho incontrato moltissime anime che avevo già conosciuto e che a loro volta mi hanno riconosciuto. Nelle vite precedenti mi hanno amato e io le ho amate. Avevo già conosciuto la maggior parte delle anime che mi hanno raggiunto in questa vita.

Possiamo ricordare non soltanto le persone che abbiamo conosciuto e amato nelle vite precedenti, ma anche i luoghi. Quando mi sono fermato a Londra nel mio viaggio di ritorno dall'India, ho visitato alcune località in cui ero stato in una vita precedente. Il loro ricordo era racchiuso nella mia coscienza. Forse anche voi avete avuto esperienze simili: una località sconosciuta vi sembra così familiare, che siete sicuri di esserci già stati in precedenza."


ultimotemplareterra
00mercoledì 11 febbraio 2009 11:26
Guarigione fisica, mentale e spirituale

"Nel suo aspetto mortale, l'uomo è un essere di triplice natura. Egli anela alla liberazione da tutte le varie sofferenze. Ciò di cui necessita è:

1. la guarigione dei mali fisici;
2. la guarigione dei mali mentali o psichici, come la paura, l'irascibilità, le cattive abitudini, la coscienza dell'insuccesso, la mancanza di iniziativa e di fiducia e così via;
3. la guarigione dei mali spirituali, come l'indifferenza, la mancanza di uno scopo preciso, l'orgoglio e il dogmatismo intellettuale, lo scetticismo, la tendenza ad accontentarsi dell'aspetto materiale dell'esistenza, l'ignoranza delle leggi che regolano la vita e l’ignoranza del divino insito nell’uomo stesso.

E' di somma importanza cercare di prevenire e di guarire questi tre tipi di mali con uguale impegno. La maggior parte delle persone si preoccupa solo di curare la disarmonia più tangibile e ovvia: quella fisica. Tali persone non si rendono conto che le cause reali di tutte le miserie umane stanno nei loro disturbi mentali — cioè nelle preoccupazioni, nell'egoismo e così via — e nella loro cecità spirituale di fronte al significato divino della vita. Quando un uomo ha distrutto i germi mentali dell'intolleranza, dell'irascibilità e della paura e ha liberato la propria anima dall'ignoranza, è improbabile che debba soffrire di malattie fisiche o di indigenza materiale."

Estratto da: Paramahansa Yogananda, Affermazioni scientifiche di religione, Astrolabio/Ubaldini Editori




ultimotemplareterra
00mercoledì 11 febbraio 2009 11:33
Usate saggiamente il tempo


La maggior parte degli uomini passa il tempo in attività inutili. Cercate di fare ogni giorno qualcosa di meritevole per sentire di aver contribuito in qualche modo, per sentire che la vostra vita ha un significato. Se ogni giorno porterete a termine qualcosa che pensavate di non riuscire a fare,svilupperete un forte magnetismo. Sorvegliate i vostri pensieri che ispirano tutte le vostre esperienze e Vi elevano o Vi degradano. Il vostro corpo è simile a una carrozza tirata da cinque cavalli: i sensi. Voi, ossia l'anima, siete il proprietario e il cocchiere di questa carrozza. Se non usate le redini della mente per dominare i cavalli, perderete il controllo della carrozza che precipiterà nell'abisso delle malattie, delle sofferenze e dell'ignoranza. Dovete dominare i cinque cavalli dei sensi se volete che la carrozza vi trasporti felicemente per tutta la vita fino alla vostra vera destinazione: il regno di Dio. Conseguirete allora l'autodominio e così la vera felicita. Perché perdete tempo? Usatelo per meditare e per leggere riviste spirituali come 'Inner Culture' che vi ispirano con giusti pensieri. E' così facile buttare il tempo! Può essere sprecata un'esistenza intera. Voi siete i padroni di tutti gli attimi della vostra vita. Usateli saggiamente affinché vi portino la salvezza. Perché passare il tempo giocando a carte, o in altre futili attività? Ho visto persone che stanno sedute a giocare per ore e ore,in locali pieni di fumo. Consumare così la vita è l'offesa peggiore che possiate fare alla vostra anima. Sprecate tanto tempo e non avete nulla in cambio. Per rilassarsi è meglio uscire, andare a passeggiare o fare qualche esercizio fisico.

Da: Paramahansa Yogananda, Il Divino Romanzo, Astrolabio/Ubaldini Editori


ultimotemplareterra
00mercoledì 11 febbraio 2009 11:34
Non parlate troppo
Se volete sviluppare il vostro potere magnetico, non parlate troppo. Non parlate in continuazione. I discorsi inutili dissolvono il magnetismo e,inoltre, sono pericolosi perché chi parla troppo finisce sempre per dire la cosa sbagliata. Le parole sono simili a piccoli proiettili che escono dal cannone della bocca e hanno il potere di far crollare gli imperi o, se vengono pronunciate da un saggio, di portare la pace. La persona che parla troppo è superficiale e poco magnetica. Ma quando parla un saggio di poche parole,tutti lo ascoltano. Così era il mio guru. Quando parlava, le sue parole erano piene di significato e di forza, altrimenti rimaneva in silenzio.

Quando due o più persone si incontrano, ciascuna di esse vuole essere ascoltata e nessuna vuole stare ad ascoltare. Imparate ad ascoltare di più,a rimanere in silenzio e a godere la compagnia degli altri. Edison e uno dei suoi amici avevano l'abitudine di stare insieme quasi senza parlare, e quando si lasciavano dicevano: "Arrivederci, è stata una visita molto piacevole!". Dedicate tutta la vostra attenzione alla persona con cui parlate, e dite cose sensate. Quando parlate con l'anima, tutti saranno disposti ad ascoltarvi. Il potere del mondo intero e la verità di Dio ispireranno le vostre parole. E cambierete gli altri con le vostre parole. Il magnetismo consiste in questo.

Se desiderate sviluppare il magnetismo, dovete imparare ad analizzare i vostri sentimenti e a tenere ogni giorno un diario mentale. Scoprirete con stupore che avete sprecato tanto tempo senza fare nulla. Chiunque voglia diventare 'grande' dovrebbe analizzare il proprio stato d'animo. Ogni sera, sedetevi in silenzio e domandatevi: "Che cosa ho fatto oggi?". Ciò vi aiuterà a vedere con chiarezza come potete usare più saggiamente il tempo che avete a disposizione. Se vorrete usare questo suggerimento, diventerete una persona diversa. Non appena assumerete il controllo della vostra vita e farete ciò che dovreste fare, la forza di volontà e il magnetismo cominceranno a svilupparsi.

Solo la volontà ci può salvare, perché è l'elemento che controlla ogni cosa in questo universo. Se non esercitate la forza di volontà, sarete creature deboli, facilmente influenzabili dall'ambiente che vi circonda. Lo sviluppo della volontà è il segreto del magnetismo. Gli uomini di successo sono uomini molto volitivi. Quando svilupperete la volontà per quanto la vita possa abbattervi, vi risolleverete e direte: "Ho successo. Posso vincere".

Supponiamo che diciate a voi stessi: "Oggi voglio trovare il tempo per meditare". Fatelo! Meditate almeno per qualche minuto. Il giorno seguente decidete di meditare più a lungo. E il giorno dopo ancora, nonostante gli ostacoli, fate un ulteriore sforzo. Usate la volontà per realizzare qualcosa. Questo è il modo di sviluppare il magnetismo.

Da: Paramahansa Yogananda, Il Divino Romanzo, Astrolabio/Ubaldini Editori


ultimotemplareterra
00mercoledì 11 febbraio 2009 11:35
Lasciate che Dio fluisca attraverso di voi

Ad alcune delle persone che sono venute da me ho detto subito: "Il tuo movente non è giusto. Cambialo". Qualcuno non ha gradito, altri sono cambiati. Non si guadagna nulla a essere ipocriti. Anche i più furbi non riescono a nascondere ciò che appare nei loro occhi. La storia di tutta la vita è scritta nel nostro sguardo. Se sapete leggere l'indole di una persona nei suoi occhi e se pregate così: "Signore, desidero conoscere la verità su questa persona; non voglio farmi ingannare", percepirete nel profondo del cuore l'essenza della sua vera natura, e non vi sbaglierete mai.

Quando parlate con qualcuno, guardatelo negli occhi e parlate con tutta la forza della verità e dell'amore di Dio. Quando gli stringete la mano, fatelo consapevolmente, così da trasmettergli il magnetismo della vostra sincera amicizia. Cercate di aiutarlo. Se vi dimostrate positivi e sviluppate il vostro magnetismo spirituale avrete il potere di cambiare gli altri. Potete trasmettere questo magnetismo attraverso gli occhi. Guardate la persona che volete aiutare e pensate: "La benedizione di Dio fluisce attraverso di me". Non pensate mai, neppure per un attimo, di essere voi gli artefici dell'aiuto.Lasciate che Dio fluisca ininterrottamente per mezzo vostro. Allora, ovunque andrete, sarete simili a un magnete. Potete influire su un nemico anche a distanza, è sufficiente inviargli il vostro amore. Uno dei miei studenti mi raccontò di aver messo in pratica questo insegnamento dopo aver ascoltato una delle mie conferenze. Un suo socio l'aveva calunniato e mandato in rovina; tuttavia, quando pensava a quell'uomo, continuava a inviargli sentimenti amorevoli. Un giorno lo studente incontrò l'ex socio e lo trattò normalmente,come se niente fosse accaduto. Stavano scendendo insieme in ascensore e quando uscirono, lo studente gli offrì un passaggio in macchina. Durante il percorso continuò mentalmente a trasmettergli pensieri di amore.

Alcune settimane dopo l'uomo andò dallo studente e gli disse: "Devo parlarti.Non riesco ad allontanarti dai miei pensieri. Ti ho screditato. Ora devo andare da tutti a riparare il torto che ti ho fatto". E così fece. Quindi, se qualcuno si comporta male con voi, cercate sempre di essere gentili con lui. Dimostrategli sinceramente e tangibilmente la vostra amicizia. Se questo sistema non dovesse funzionare, limitatevi ad amarlo in silenzio. Cambierà perché l'amore è molto potente e vincerà senz'altro. Ma è sbagliato usare questa tattica se volete dominare il vostro prossimo. Non abusate mai dell'amore, ma intensificatelo, invece per aiutare gli altri."

Da: Paramahansa Yogananda, Il Divino Romanzo, Astrolabio/Ubaldini Editori

ultimotemplareterra
00mercoledì 11 febbraio 2009 11:43
La fotografia miracolosa di Lahiri Mahasaya



Lahiri Mahasaya abbandonò questo mondo poco dopo che io vi ebbi fatto la mia entrata. Il suo ritratto, racchiuso in una bella cornice, ha sempre onorato il nostro tabernacolo familiare in tutte le diverse città dove mio padre fu trasferito per il suo ufficio. Molte mattine e molte sere mia madre e io meditammo dinanzi a un altare improvvisato, offrendo fiori intinti in una fragrante pasta di legno di sandalo. Con incenso e mirra e con le nostre preghiere unite onoravamo la divinità che aveva in Lahiri Mahasaya piena espressione.
Il suo ritratto ebbe una straordinaria influenza sulla mia vita. Man mano che crescevo, cresceva con me il pensiero del Maestro. Durante la meditazione, vedevo spesso la sua immagine fotografica uscire dalla piccola cornice e, prendendo forma vivente, sedersi di fronte a me. Quando cercavo di toccare il piede del suo corpo luminoso esso mutava di nuovo, ridiventando quadro. Quando da fanciullo divenni adolescente, trovai Lahiri Mahasaya trasformato nella mia mente: da una piccola immagine racchiusa in una cornice, egli divenne una vivente, illuminante presenza. Nei momenti difficili, nei momenti di turbamento, lo pregavo spesso, trovando in me il conforto della sua guida.

In principio ero addolorato perché egli non viveva più fisicamente, ma quando cominciai a scoprire la sua onnipresenza segreta, non mi lamentai più. Egli stesso aveva scritto sovente a quei discepoli che erano ansiosi di vederlo: "Perché venire a vedere le mie ossa e la mia carne, quando io sono sempre nella sfera del vostro 'kutastha' (vista spirituale)?".

Verso gli otto anni fui benedetto da una prodigiosa guarigione, operata attraverso il ritratto di Lahiri Mahasaya. Questa esperienza diretta intensificò il mio amore. Nella proprietà di famiglia, a Ichapur nel Bengala, fui colpito da colera asiatico. Ero condannato. I medici non potevano far nulla. Accanto al mio letto, mia madre mi esortava freneticamente a guardare il ritratto di Lahiri Mahasaya, che stava sulla parete sopra il mio capo.

"Inchinati a lui mentalmente!". Sapeva che ero troppo debole persino per sollevare le mani in segno di saluto. "Se davvero gli dimostri la tua devozione, e interiormente ti inginocchi dinanzi a lui, la tua vita sarà salva".

Fissai il quadro e vidi una luce accecante che avviluppò il mio corpo e tutta la stanza. La nausea e tutti gli altri incontrollabili sintomi scomparvero. Ero guarito. A un tratto mi sentii abbastanza forte per inchinarmi e toccare i piedi di mia madre in segno di rispetto, per l'incommensurabile fede che aveva nel suo Guru. Mia madre poggiò ripetutamente il capo sul quadretto: "Oh Onnipresente Maestro, ti ringrazio per aver guarito mio figlio con la tua luce!".

Mi resi conto che anch'essa si era accorta del luminoso fulgore che istantaneamente mi aveva guarito da un male in genere fatale.

Uno dei miei tesori più preziosi è appunto quel ritratto. Mio padre lo ricevette personalmente da Lahiri Mahasaya; esso serba una santa vibrazione. Il ritratto ebbe un'origine miracolosa; ne appresi la storia dal confratello di mio padre, Kali Kumar Roy.

Sembra che il Maestro nutrisse una vera avversione ad essere fotografato. Nonostante le sue proteste, fu ripreso insieme a un gruppo di suoi fedeli, fra cui si trovava anche Kali Kumar Roy; il fotografo rimase stupefatto quando scoprì che, mentre sulla lastra erano impresse con grande chiarezza le immagini di tutti i discepoli, al centro, dove avrebbe dovuto esserci la figura del Maestro, non si vedeva che uno spazio vuoto.

Si discusse a lungo su tale fenomeno.

Un discepolo esperto di fotografia, Ganga Dhar Babu, si vantò che a lui l'inafferrabile figura non sarebbe sfuggita. La mattina seguente, mentre il Guru sedeva nella posizione del Loto su di una panchetta di legno con un paravento alle spalle, Ganga Dhar giunse con il suo apparecchio. Poiché aveva preso ogni precauzione, smanioso com'era di raggiungere lo scopo, egli usò ben dodici lastre: ma ben presto riscontrò che su ciascuna di esse erano rimasti impressi la panca di legno e il paravento soltanto: ancora una volta la figura del Maestro mancava.

Umiliato, Ganga Dhar Babu si recò piangendo dal suo Guru. Molte ore passarono prima che Lahiri Mahasaya rompesse il silenzio con un incisivo commento:

"Io sono Spirito. Può il tuo apparecchio fotografico ritrarre l'Onnipresente Invisibile?".

"Vedo che non lo può. Ma, Santo Signore, desidero ardentemente un ritratto del vostro tempio corporeo, poiché alla mia limitata visione sembra che in esso soltanto lo Spirito alberghi interamente".

'Vieni domattina, allora, e poserò per te".

Di nuovo il fotografo mise a fuoco l'apparecchio. Questa volta la sacra figura, non più rivestita di misteriosa impalpabilità, risultò nitida sulla lastra. Il Maestro non posò mai più per nessun'altra fotografia; per lo meno, io non ne ho viste mai. (1)

La fotografia è riprodotta in questo libro. I chiari lineamenti di Lahiri Mahasaya, di tipo universale, non rivelano affatto a quale razza egli appartenesse. L'intensa gioia della comunione con Dio è appena rivelata da un sorriso un po’ enigmatico. I suoi occhi semiaperti per indicare un orientamento del tutto nominale verso il mondo esteriore, sono anche semi-chiusi, rivelandolo assorto nella beatitudine interiore.

Dimentico dei miseri allettamenti della terra, egli era sempre completamente desto, pronto ad ogni istante a risolvere i problemi spirituali di coloro che lo avvicinavano per la sua generosità d'animo.

____________

Nota (1) - Questa è veramente l'unica fotografia che fu mai fatta al Guru; così disse a Daya Mata, nel 1959, un nipote di Lahiri Mahasaya. Questo nipote, Abhoy Charan Lahiri, aggiunse che suo padre Tincouri, che allora era soltanto un ragazzo, fu presente quando venne scattata quell'unica immagine.
Sri Daya Mata, presidente dell'SRF-YSS, fece nel 1959 un pellegrinaggio alla casa di Lahiri Mahasaya a Benares. In una stanzetta di quella casa, che ora è considerata un luogo sacro, ella vide il palco rialzato di legno ove il grande Maestro usava sedere, i suoi sandali, un panno di cui vestiva, la sua copia della Bhagavad Gita scritta a mano in sanscrito, e un recipiente contenente una parte delle sue sacre ceneri. Satya Charan Lahiri, un altro nipote, eresse a Benares un Guru Mandir (tempio) in cui fece porre una bellissima statua in marmo di Lahiri Mahasaya. (Nota dell'Editore.)

Da: Paramahansa Yogananda, Autobiografia di uno Yogi, Astrolabio/Ubaldini Editori, Roma, 1971, pp. 16-19



ultimotemplareterra
00mercoledì 11 febbraio 2009 12:06
L'importanza delle affermazioni
Perche' le affermazioni sono efficaci

«La parola dell'uomo è lo Spirito presente nell'uomo. Le parole pronunciate sono dei suoni originati dalle vibrazioni dei pensieri e i pensieri sono a loro volta delle vibrazioni emesse dall'ego, o dall'anima. Ogni parola che voi ripetete dovrebbe essere potentemente satura di vibrazioni animiche. Le parole umano sono prive di vita se non sono permeate di forza spirituale. La loquacità, la tendenza all'esagerazione, o alla falsità rendono le parole inefficaci come palline di carta sparate da un'arma-giocattolo. E' improbabile che i discorsi e le preghiere delle persone ciarliere e imprecise possano produrre benefici mutamenti nell'ordine delle cose. Le parole di un uomo non devono solo esprimere la verità, ma anche manifestare esattamente il suo grado di comprensione e di realizzazione. Un linguaggio privo della forza che proviene dall'anima e' simile a una spiga senza grano.» (p. 9)

Il potere che Dio ha dato all'uomo

«Nulla è più grande della Coscienza Cosmica, o Dio. Il suo potere supera infinitamente quello della mente umana. Cercate unicamente il suo aiuto. Questo consiglio, però, non è un invito alla passività, all'inerzia, o alla credulità, né a minimizzare il potere della vostra mente. Il Signore aiuta coloro che si aiutano. Egli vi ha dato la volontà, il potere di concentrazione, la fede, la ragione e il buon senso, perché li usiate cercando di liberarvi dai guai che vi tormentano fisicamente e spiritualmente. Voi dove impiegare tutti questi poteri e al tempo stesso ricorrere a Lui. Mentre pronunciate preghiere e affermazioni, tenete sempre presente, per curare voi stessi o gli altri, che state usando poteri che sono, sì, vostri, ma che Dio vi ha dato. Chiedete il suo aiuto, ma rendetevi conto che siete proprio voi, gli amati figli suoi, a usare i suoi doni di volontà, di sentimento e di ragione, per risolvere tutti i complessi problemi della vita. E' necessario trovare una soluzione di equilibrio fra la concezione medioevale della totale dipendenza da Dio e quella moderna, che ha affidamento unicamente sull'individuo.» (p. 10-11)

La forza delle affermazioni consiste nella loro verità

«I pensieri devono essere chiaramente compresi e applicati per poter diventare efficaci. Le idee all'inizio compaiono nella mente dell'uomo in forma grezza e impropria; è necessaria una riflessione profonda, perché esse possano venir assimilate. Un pensiero senza l'appoggio dell'intimo convincimento non conta nulla. Ecco perché coloro che usano le affermazioni senza comprendere la verità su cui si fondano - cioè l'unità inseparabile dell'uomo con Dio - non ottengono grandi risultati e muovono l'accusa che i pensieri non hanno il potere di guarire.» (p. 21)

Pratica

Quando praticare

Per ottenere il massimo dei risultati, disse Yogananda: "Si dovrebbero usare le affermazioni subito dopo il risveglio al mattino o durante il periodo che precede la sonnolenza della notte."

Come praticare

Scegliete una affermazione secondo il vostro particolare bisogno. Sedete con la spina dorsale eretta. Chiudete gli occhi, mettete a fuoco dolcemente il vostro sguardo e concentratevi nel punto tra le sopracciglia. Quindi, disse Paramahansaji, "fate un grosso respiro ed esalate, per tre volte. Rilassate il corpo e mantenetelo fermo... Liberatevi da ansietà, preoccupazioni e problemi... Ripetete l'intera affermazione, prima a voce alta, poi sottovoce e più lentamente, finché la voce diventa un sussurro. Poi gradualmente ripetete l'affermazione solo mentalmente, senza muovere la lingua o le labbra, finché sentite di aver raggiunto una profonda, indisturbata concentrazione - non incoscienza, ma un profonda continuità di pensieri ininterrotti. Se continuate con la vostra affermazione mentale, e andate ancora più in profondità, sentirete un senso di crescente gioia e pace."

Per sviluppare la volontà

"Quest'oggi voglio risolvermi a riuscire in tutto ciò che faccio. La forza di volontà è un potente elemento in tutte le attività. Essa può originare inesauribili movimenti di energia cosmica.

O Energia Eterna, risveglia in me una volontà cosciente, una vitalità cosciente, una salute cosciente e una cosciente realizzazione.

Insegnami, o Spirito, a cooperare con la tua volontà, finché tutti i miei pensieri non si conformeranno ai tuoi piani armoniosi.

C'è in me una forza nascosta, capace di sgominare tutti gli ostacoli e tutte le tentazioni. Voglio trarre alla luce quell'indomabile forza ed energia.

O Signore Invincibile, insegnami a rendere la mia volontà costantemente operante nell'adempimento delle buone azioni, fino a che il suo tenue barlume non divampi nel cosmico incendio della tua volontà onnipotente.

Amato Padre, io so che con una volontà tenace posso sconfiggere la malattia, l'insuccesso e l'ignoranza, ma la vibrazione della volontà stessa dev'essere più forte di quella dell'infermità fisica o mentale. Più il malanno è cronico, tanto più ferma, tenace e irremovibile dev'essere la determinazione, la fede e l'impegno della mia volontà.

Oggi voglio coltivare l'iniziativa. L'uomo che ha spirito d'iniziativa è in grado di creare qualcosa dal nulla e rende attuabile l'impossibile con la grande capacità inventiva dello Spirito.

Padre Celeste, aiutami a temprare la mia volontà. Insegnami a non rendermi schiavo delle abitudini. Guidami, affinché io possa evolvermi spiritualmente per mezzo della disciplina interiore ed esteriore.

Voglio accordare la mia libera volontà con la volontà infinita di Dio e il mio unico desiderio sarà quello di fare la volontà di Colui che mi ha posto dove ora mi trovo."

Estratto da: Paramahansa Yogananda, Meditazioni metafisiche, Astrolabio/Ubaldini Editori


Per vincere l'ira

"Prendo la risoluzione di non permettere mai più che la collera si delinei sul mio volto. Non voglio iniettare il veleno dell'ira nel cuore della mia pace, uccidendo così la mia vita spirituale.

Voglio risentirmi solo con la mia collera e con null'altro. Non posso essere irato con nessuno, perché i buoni e i cattivi sono entrambi miei divini fratelli, nati dal nostro unico Padre divino.

Voglio placare l'irascibilità altrui col buon esempio della mia quiete, specialmente quando vedo i miei fratelli soffrire dei vaneggiamenti dell'ira.

Insegnami a non provocare la collera e a non devastare con esplosioni di sdegno la verde oasi della mia pace e di quella altrui. Insegnami piuttosto a spegnere l'ira con la piena del mio inesauribile amore.

Padre Celeste, comanda al lago della mia gentilezza di rimanere costantemente imperturbato dalle tempeste della collera che rendono infelici."

Estratto da: Paramahansa Yogananda, Meditazioni metafisiche, Astrolabio/Ubaldini Editori

Vincere timori e preoccupazioni

"Dio è in me e attorno a me e mi protegge. Allontanerò, quindi, i pensieri cupi, dettati dal timore, che mi precludono la guida della sua luce e mi fanno inciampare nei solchi dell'errore.

Col velo soave della pace della Madre Divina voglio eliminare gli incubi della malattia, della tristezza e dell'ignoranza.

Insegnami a essere caparbiamente e cautamente coraggioso, anziché così spesso impaurito. Sono al riparo dietro ai torrioni della mia buona coscienza. Ho dato fuoco al passato. Solo l'oggi m'interessa.

Non avrò timore di nulla, fuorché di me stesso, quando cerco di ingannare la mia coscienza.

Oggi brucerò i fastelli delle preoccupazioni e delle paure e alimenterò il fuoco della felicità, perché illumini il tempio di Dio dentro di me.

Padre, insegnami a non tormentare me stesso e gli altri col pericoloso fuoco della gelosia.

Insegnami ad accettare con soddisfazione dai miei cari quel tanto di gentilezza e di amicizia che mi merito. Insegnami a non lamentarmi per quello che non ricevo.

Insegnami a usare l'amore, invece della gelosia, per indurre gli altri ad adempiere il loro dovere morale verso di me.

Come il sole irradia i suoi vitali raggi di luce, così io diffonderò raggi di speranza nel cuore dei miseri e dei derelitti. Infonderò nuovo coraggio negli animi di quelli che si ritengono dei falliti.

Cercherò la divina salvezza per prima e ultima cosa e sempre, con in fondo al cuore il costante pensiero di Dio, il mio più grande amico e difensore.

Celeste spirito, aiutami a trovare facilmente motivi di felicità, invece di trepidare a ogni prova od ostacolo che incontro."

Estratto da: Paramahansa Yogananda, Meditazioni metafisiche, Astrolabio/Ubaldini Editori

ultimotemplareterra
00mercoledì 11 febbraio 2009 13:43
La porta segreta

«"Nella vostra forma fisica c'è una porta segreta che porta alla divinità", disse il Maestro. "Accelerate la vostra evoluzione mediante una giusta dieta, vita sana e rispetto del vostro corpo quale tempio di Dio. Aprite la sua sacra porta spinale con la chiave della meditazione scientifica.»

Paramahansa Yogananda



«Un'anima desta nello Spirito onnipresente non ha più gli incubi illusori delle nascite e delle morti. Perciò ogni devoto deve ricordarsi di non perdere tempo addolorandosi per le nascite e le morti che potrebbero colpire l'anima per decreto della legge cosmica, ma con l'aiuto della meditazione deve concentrarsi a distruggere gli impulsi nascosti nel subcosciente che sono la causa della reincarnazione.»

Paramahansa Yogananda

«Dio è la voce che vi parla nel tempio della coscienza, è la luce dell'intuizione. Voi sapete quando agite male; tutto il vostro essere ve lo dice, e questa sensazione è la voce di Dio. Se non l'ascoltate, Egli tace. Ma quando vi risveglierete dalla vostra illusione e vorrete scegliere la strada giusta, Dio vi guiderà.»

Paramahansa Yogananda

Figli di Dio


«Ognuno di noi è un figlio di Dio. Siamo nati dal Suo Spirito, in tutta la Sua purezza, gloria e gioia. Questa eredità è inattaccabile. Condannare se stesso come peccatore legato alla via dell'errore è il più grande fra tutti i peccati. La Bibbia dice: "Non sapete che siete il tempio di Dio, e che lo spirito di Dio abita in voi?" 1.»

1 I Corinti 3,16

Paramahansa Yogananda

«La maggior parte degli uomini pensa che il corso degli eventi sia naturale e inevitabile. Non sa quali radicali cambiamenti siano possibili attraverso la preghiera.»

Paramahansa Yogananda

La saggezza


«Il dolore, la malattia e l'insuccesso sono risultati naturali delle trasgressioni contro le leggi di Dio. La saggezza consiste nell'evitare tali violazioni e nel trovare la pace e la felicità dentro di voi, attraverso i pensieri e le azioni che sono in armonia col vostro ego reale. Governate la vostra mente saggiamente, soffermandovi sugli aspetti positivi della vita. Non saziatevi con le gocce di saggezza dalle aride sorgenti terrene; piuttosto, cercate la saggezza senza limite che viene da Dio, che tutto possiede, dalle Sue Mani, che tutto profondono.»

Paramahansa Yogananda

I propri difetti

«Una certa discepola si sentiva offesa per ogni menzione dei suoi difetti. Un giorno Paramahansaji disse: "Perché non vuoi essere corretta? Non sono forse qui per questo? Il mio Guru mi riprendeva spesso davanti agli altri. Io non me ne risentivo, perché sapevo che Sri Yukteswarji cercava di bandire la mia ignoranza. Adesso non sono suscettibile a nessuna critica; nessun punto vulnerabile è rimasto in me, che potrebbe dolere se qualcuno lo toccasse.
"Ecco perché ti rinfaccio apertamente i tuoi difetti. Se non cerchi di guarire i punti piagati nella tua mente, trasalirai dolorosamente ogni volta che qualcuno li toccherà".»

Paramahansa Yogananda

La legge più importante

«Un discepolo: "Maestro, tutto sembra disperatamente complesso. Pensate quante leggi vengono promulgate in un solo anno dal governo di una nazione. Le leggi dell'universo, allora, devono essere infinite."
Il Maestro, sorridendo: "In realtà non è così complicato come sembra. Nella Bhagavad Gita, le forze del male sono descritte come molte, mentre quelle del bene sono poche. Anche Gesù Cristo descrisse la via della perdizione come una larga strada, ma, disse: "angusta è la porta e stretta è la via che conduce alla vita" (Matteo, 7: 14).
"Le vie dell'errore sono infinitamente serpeggianti, ma la via giusta è diretta. Bastano poche, semplici leggi. E la più importante di esse è semplicemente questa: Ama Dio.
"A chi molto ama, ha detto Gesù, molto viene perdonato" (Luca, 7: 47).»


ultimotemplareterra
00mercoledì 11 febbraio 2009 13:45
Le azioni dell'uomo, buone o cattive, influiscono sull'armonioso equilibrio della terra
In genere, la dissoluzione parziale del mondo è provocata dalle azioni cattive compiute dagli esseri umani. Se tutti cominciassimo a combattere servendoci di materiali esplosivi, grazie a questa azione diretta potremmo distruggere radicalmente il mondo civilizzato. E forse, se insistessimo con accanimento, riusciremmo anche a disintegrare completamente il nostro pianeta! Dio ha dato all’uomo sia il potere di distruggere sia il potere di creare. Noi abbiamo reso il mondo molto bello, ma possiamo anche distruggerlo. Quando profaniamo la terra, l’ambiente subisce un cambiamento violento, chiamato dissoluzione parziale. Tali sconvolgimenti si sono ripetuti molte volte, e un esempio è il diluvio di Noè. Queste distruzioni parziali sono dovute alle azioni sbagliate e all’ignoranza dell’umanità. Non dovete credere che gli avvenimenti terreni procedano automaticamente all’insaputa di Dio, e che le azioni dell’uomo non influiscano sui funzionamento delle sue leggi cosmiche.

Tutte le cose accadute nel corso dei millenni sono registrate nell'etere. Le vibrazioni del male che l'umanità trasmette nell’etere sconvolgono il normale e armonico equilibrio della terra. Quando la terra è particolarmente oppressa dalle malattie e dal male, tali perturbazioni eteriche la costringono ad arrendersi ai terremoti, alle inondazioni e ad altre calamità naturali.

La stessa cosa accade quando vivete troppo a lungo in modo sbagliato; nel vostro corpo cominciano a manifestarsi varie disarmonie nonché alcune malattie particolari. La malattia non è una punizione, è un veleno che voi stessi producete nel corpo, e il Signore vuole che ve ne liberiate. Ma troppo spesso, quando cercate di eliminarlo, l'organismo è ormai troppo compromesso e sopravviene la morte. Così, proprio come ilcorpo umano, anche la terra è affetta da disarmonie e malattie, perché le azioni congiunte di tutti gli esseri, in tutto il mondo, influiscono negativamente sul nostro pianeta. Non ci sono dubbi in proposito. Le buone e le cattive condizioni karmiche create dall’uomo determinano e influenzano il clima; agiscono sui venti e sugli oceani e persino sulla struttura stessa della terra tanto da provocare, a volte, terribili terremoti. L'odio, la collera, il male che diffondiamo nel mondo, l'angoscia e la ribellione che suscitano, disturbano la forza magnetica della terra, come l'elettricità statica nell’etere. Le devastazioni causate da questa guerra sono un esempio della dissoluzione parziale del mondo, che si è tradotta nella distruzione di vite, di denaro, di case. Sotto molti aspetti è peggiore del diluvio universale, è un diluvio di fuoco e di sangue. Ma una cosa è incoraggiante: il buon karma dell'umanità è superiore al cattivo karma. Se così non fosse, le vibrazioni negative farebbero esplodere la terra. Contrariamente alle apparenze, la terra sta attraversando un ciclo ascendente e il bene trionferà.



ultimotemplareterra
00mercoledì 11 febbraio 2009 13:51
I cicli della terra



Il mondo può essere considerato un organismo vivente la cui vita ha una durata stabilita in anticipo. Noi siamo i figli della grande madre terra. Succhiamo dal suo seno per prendere una parte del cibo che produce e ci nutriamo dell'ossigeno, della luce del sole e dell'acqua della sua atmosfera. Anche la madre terra attraversa, come noi, la giovinezza, la mezza età, la vecchiaia, la morte e la reincarnazione. Esiste la madre terra giovane, la madre terra di mezza età e la madre terra anziana. La terra ‘muore’ nella dissoluzione parziale e si reincarna per dare agli esseri umani nuova vita, nuova forza e un nuovo ambiente in cui poter consumare il loro karma. La terra ha subìto la dissoluzione parziale e la reincarnazione molte volte, ma morirà completamente solo quando si dissolverà nuovamente in Dio.

Vi illustrerò brevemente i cicli di vita della terra. Ogni ciclo si divide in quattro yuga o ere, e dura 24.000 anni di cui 12.000 anni in fase ascendente verso l'illuminazione crescente, e 12.000 anni in fase discendente verso l'ignoranza e il materialismo crescenti. Ognuno di questi semi-cicli è chiamato Daiva Yuga. La terra ha già attraversato molti cicli completi dall’alba della creazione. Le quattro ere di ogni Daiva Yuga sono: il Kali Yuga, l'era oscura o materialistica; il Dvapara Yuga, l'era elettrica o atomica; il Tréta Yuga, l'era mentale; e il Satya Yuga, l'era della verità o dell’illuminazione.



ultimotemplareterra
00mercoledì 11 febbraio 2009 13:53
Dvapara Yuga, il ciclo attuale



La terra ha già superato il Kali Yuga, l’era materialistica della durata di 1.200 anni. Secondo i calcoli del mio guru, lo Swami Sri Yukteswar, siamo entrati da circa 240 anni nel Dvdpara Yuga, la seconda era che dura 2.400 anni. Il Dvapara Yuga è l’era dell’elettricità e, pur attraversando la fase ascendente, è sotto molti aspetti ancora estremamente materialistico. Se riflettete, vi renderete conto di quanto l'essere umano sia riuscito a progredire passando dalla comprensione della materia grossolana alla conoscenza e allo sfruttamento dell'energia nella materia. In questa era l'uomo farà grandi progressi nel campo della scienza elettrica o elettromagnetica.

Con l’andare del tempo, nel Dvapara Yuga le malattie saranno curate e guarite sempre più frequentemente per mezzo delle radiazioni. L'energia vibratoria può raggiungere i coefficienti elettronici degli atomi, i mattoni della materia, in cui le sostanze chimiche dense non riescono a penetrare. Dopo questa guerra, assisterete a un grande progresso della scienza elettrica. Anche l'aviazione si svilupperà straordinariamente tanto che gli aerei diventeranno un mezzo di trasporto molto diffuso. Oggi l'aereo è ancora visto con perplessità da molte persone, proprio come una volta erano guardati con timore i treni; ma gli aeroplani sono ormai di uso comune e i treni quasi sorpassati. Col passare del tempo, le automobili verranno considerate alla stregua dei carri. Purtroppo la seconda era non è caratterizzata da una sufficiente sicurezza, perché la scienza recita la parte del dottor Jekill e del signor Hyde. L'uomo usa la scienza non solo per creare e fare il bene, ma anche per distruggere. Di conseguenza lo sviluppo scientifico non dà ancora sicure garanzie. L'attuale guerra mondiale dimostra che la tecnologia scientifica viene usata per distruggere l'umanità. Da questo conflitto impareremo a servirci della scienza a vantaggio del benessere umano. Ma se non sviluppiamo le forze spirituali, continueremo ancora a usare la conoscenza scientifica esclusivamente a fini distruttivi.

Gli esseri umani apprenderanno da questa guerra quali sono le conseguenze devastanti di un cattivo uso della tecnologia. Nella prima guerra mondiale e in tempi più remoti, era considerato cavalleresco battersi, ma l'ideale della cavalleria è finito. In questa guerra, nessuno vuole combattere. Quando sarà finita, si diffonderà una tale paura della totale devastazione del mondo che se una nazione tenterà di entrare in guerra, sarà attaccata dal resto del mondo. Vi dico cose di gran lunga in anticipo sul mio tempo.

Attualmente, gli armamenti sono ancora necessari. Un piano difensivo è un bene, ma non porterà alla pace definitiva. Finché qualcuno ricorrerà alla forza bruta, qualcun altro sarà sempre più brutale. Come ha detto Cristo: in verità, chi di spada ferisce, di spada perisce. La violenza sarà domata soltanto quando l’umanità comprenderà l'eterno messaggio di Cristo e dei Grandi: solo con la forza spirituale si metterà fine alle guerre.

La pace definitiva verrà quando tutte le nazioni della terra, in nome di un reciproco accordo, organizzeranno frequenti conferenze di pace, smantelleranno gli armamenti e contribuiranno a eliminare i bassifondi della terra. Pensate come sarebbe stato meglio se tutte le nazioni e i loro leader avessero deciso di usare il denaro che stanno spendendo nella guerra per eliminare la povertà dal mondo. Invece, anche quando il conflitto sarà finito e una nazione dovrà arrendersi all’altra, la gente continuerà a vivere nella paura e nella povertà. Le armi attuali verranno scartate e miliardi di dollari andranno in fumo. Credendo nella forza bruta l'uomo diventa preda di una grande follia. Per quanto tempo durerà? Come si può cambiare questo stato di cose? Solo quando le nazioni saranno state straziate dalla guerra cominceranno a rendersi conto della propria miopia.

Ma io vi dico, anche se può non sembrare vero, che questa guerra viene combattuta per la libertà di tutte le nazioni oppresse. Le forze karmiche sono in azione per restituire l'indipendenza all'India e agli altri Paesi succubi del dominio straniero.
ultimotemplareterra
00mercoledì 11 febbraio 2009 13:57


Rafforzare la spiritualità in tutte le nazioni

Più della guerra in corso deve essere temuta l'empietà del bolscevismo, il nemico peggiore. Si narra che un leone e un orso stessero lottando per impossessarsi della carcassa di un cervo; l'orso fu ucciso e il leone, che si era rotto la schiena, non riuscì a impadronirsi del cervo. Una volpe, che era rimasta in disparte ad aspettare, si avvicinò e reclamò la preda. Il comunismo ateo sta aspettando per diffondersi. Noi dobbiamo, sopra ogni altra cosa, sforzarci di mantenere alto il senso della spiritualità in tutti i paesi.

Che cosa impedisce all’essere umano di rubare? Che gli altri dividano con lui ciò che possiedono, così che anch’egli possa avere il necessario, e la consapevolezza che Dio è nostro Padre e noi tutti siamo suoi figli, fratelli della stessa famiglia universale. Il patriottismo nazionale non è sufficiente. Se venisse meno l'ideale di Dio e della fratellanza, non ci sarebbe più ragione di vivere. Chi ha creato il mondo? Chi ci ha creato? Noi sappiamo che c'è un Dio. Non permettete a nulla e a nessuno di convincervi del contrario. La dottrina della fede n Dio è l'unica che porterà finalmente la pace sulla terra. Nessun'altra ideologia sarà in grado di farlo.

ultimotemplareterra
00mercoledì 11 febbraio 2009 13:58
Essere leali al proprio Paese

Dovete essere leali alla terra in cui vivete. Non dobbiamo accogliere in questo Paese elementi sovversivi. Penso che il tradimento sia il più terribile di tutti i crimini, il più spaventoso di tutti i mali del mondo. Non siate mai sleali verso la vostra famiglia, i vostri vicini o i vostri amici. E non siate mai sleali verso il vostro Paese; chi non è leale al proprio Paese non è leale a Dio. Non dimenticate la storia del pipistrello. Al tempo in cui gli uccelli e gli altri animali combattevano, il pipistrello parteggiò prima per gli uni e poi per gli altri, schierandosi di volta in volta a fianco del vincitore. Quando gli uccelli e gli altri animali firmarono una tregua, ambedue le parti stabilirono: “Uccidiamo il pipistrello”.

Quindi ricordate, è della massima importanza essere leali al proprio paese. Se non condividete i suoi ideali, augurategli buona fortuna e andate altrove. C'è troppa mancanza di patriottismo in questo paese. Non intendo dire che dobbiate amare l'America in nome di quel patriottismo che cerca di distruggere le altre nazioni; piuttosto, amate l'America e i suoi ideali così da poter amare anche il mondo intero. Ricordate, vivete in America per un breve periodo di tempo; nelle prossime incarnazioni potreste vivere in paesi diversi. Se ognuno amasse prima il proprio paese e poi espandesse l'amore fino a comprendere tutti gli altri, non ci sarebbero più guerre.

Così siate intransigenti nei confronti di coloro che non amano veramente la patria. Nessuno ha il diritto di vivere in questa nazione se non la ama. E' sbagliato mordere la mano che vi nutre. Preferirei essere malmenato o ucciso piuttosto che tradito. Detesto il tradimento; io non ho mai tradito nessuno. Ho dato sinceramente a tutti il mio amore. Non esiste nessuno che in mia presenza possa dire onestamente che sono stato sleale. Dò il mio amore con tutto il cuore; questo non significa che io non sia consapevole dell’insincerità di alcune persone; la luce dell'amore divino rivela tutte le cose. Così, miei cari, non tradite mai nessuno; e tutte le volte in cui assistete a un atto di slealtà, correggete la persona che l'ha compiuto e rifiutate di collaborare con lei o di avallare il suo errore.

Dio sa chi ha torto e chi ha ragione. Uniamoci in tutto ciò che è nobile. Sostenete gli ideali di questo paese. Semmai l'America fosse aggredita e avesse bisogno di me, io offrirei il mio aiuto per amore della sua gente e per difendere la nazione dove vivo. Dovremmo fare la nostra parte per aiutare a proteggere l'America e tutti coloro che amiamo, ma nello stesso tempo non dobbiamo lasciarci prendere dall'odio. Il mondo non ha mai avuto bisogno di amore come in questo momento. L'amore sarà un fattore essenziale per estirpare la guerra. Possiamo noi tutti decidere che, qualsiasi cosa accada, Dio resterà la stella polare del nostro amore, e che offriremo quell’amore a tutti. Mentalmente pregate con me: “Padre celeste, tu sei amore; io sono fatto a tua immagine. Sono una sfera d’amore. Espando questa sfera per accogliere tutta l'umanità nel regno del mio amore”.

Questa non sarà la guerra che porrà fine a tutte le guerre. Chiunque vinca, se userà il proprio potere per punire altre nazioni, vedrà che un giorno le stesse nazioni cercheranno di reagire con maggiore forza. Il potenziale distruttivo dell'uomo si è sviluppato molto di più del suo potere costruttivo. Non ci sarà sicurezza nell'era dell'elettricità. Si succederanno metodi di guerra sempre più potenti. Ringraziamo Dio che il Dvapara Yuga, l'era dell’elettricità, duri solo 2.400 ann
ultimotemplareterra
00mercoledì 11 febbraio 2009 13:59
Le ere sucessive
Tréta Yuga

Successivamente entreremo nel Tréta Yuga, la terza era, della durata di 3.600 anni. Il Tréta Yuga è l'era mentale e, quindi, la maggior parte degli esseri umani si servirà del potere della mente, che allora sarà molto, molto più sviluppato di quanto non lo sia oggi. Quasi tutte le cose verranno compiute per mezzo del potere mentale. Nella terza era si determinerà un sensibile aumento della saggezza e, quindi, anche la sicurezza migliorerà. Gli esseri umani si sforzeranno maggiormente di risolvere i loro problemi ricorrendo a mezzi pacifici. Diminuirà l'impiego dell’elettricità e aumenterà invece il ricorso al potere mentale. Ciò non vuoi dire che ognuno sarà in grado di leggere nelle menti altrui. Ma proprio come esistono radio molto potenti che possono sintonizzarsi anche su stazioni deboli, e radio deboli che possono captare soltanto stazioni potenti, così, nell’era della mente alcune persone avranno maggiori poteri mentali rispetto ad altre.

Nel Tréta Yuga, grazie al potere della mente, potremo conoscere meglio i nostri simili e, quindi, sarà molto difficile essere cattivi. L'ipocrisia diminuirà sensibilmente perché le persone sono ipocrite soltanto quando pensano che gli altri ignorino i loro veri sentimenti. Come risultato di una maggiore comprensione, l'umanità imparerà a vivere più pacificamente. Il potere della mente verrà anche usato per guarire e per nutrire il corpo.




Satya Yuga

Alla terza era farà seguito il Satya Yuga, o l'era della verità, nella quale la mente dell'uomo sarà in grado di comprendere tutti i misteri della creazione e di vivere in comunione con Dio. Per le genti di questa era non esisteranno più barriere tra il mondo materiale e il cielo astrale. Gli esseri umani potranno entrare nel mondo astrale e comunicare con le anime che vi dimorano. Il Satya Yuga ascendente durerà 4.800 anni. Molte anime pienamente evolute troveranno la liberazione in questo Yuga, più che nelle altre ere.

Ma neanche il Satya Yuga segnerà la fine del mondo. Il ciclo continuerà ininterrottamente, discendendo e ascendendo ripetutamente attraverso le quattro ere. Durante i cataclismi che si succederanno a intermittenza, il mondo morirà e poi riprenderà nuovamente il suo ciclo continuo. La terra, che è stata creata per condurre le anime al loro destino divino, porta un pesante fardello. Finché tutto il nostro lavoro non sarà compiuto, finché le nostre anime non si evolveranno tornando a Dio, la terra non si dissolverà mai totalmente. Il mondo cesserà di esistere solamente quando Dio non ne avrà più bisogno per l'evoluzione delle anime. Allora verrà la vera fine del mondo. Quindi non abbiate paura che la nostra terra precipiti nella fornace del sole, la cui altissima temperatura scioglierebbe e farebbe evaporare tutte le cose in pochi secondi. La vera fine è assai lontana perché il lavoro che il mondo deve svolgere è ancora molto.



ultimotemplareterra
00mercoledì 11 febbraio 2009 14:03
Innalzatevi al di sopra dell'era in cui siete nati
Innalzatevi al di sopra dell'era in cui siete nati

Non dovete aspettare la fine del mondo per essere liberi. Esiste un altro modo: innalzatevi al di sopra dell'era in cui siete nati. Nell'era materiale la maggioranza dell'umanità è incline al materialismo. Ma troverete anche anime simili al Cristo che precorrono i tempi. Nell'era mentale e nell'era elettrica predomineranno le mentalità tipiche degli Yuga stessi; tuttavia, anche in queste ere alcune mentalità saranno più evolute di altre. Così al giorno d’oggi, nell'era elettrica, potete trovare persone che vivono ancora come si viveva all’età della pietra. C’è sempre un equilibrio: alcuni sono più avanzati e altri più arretrati rispetto all’era in cui sono nati.

Di incarnazione in incarnazione, gli esseri umani meno evoluti avanzeranno gradualmente fino a esprimere la mentalità dell'epoca in cui si sono reincarnati e a manifestare poi le qualità specifiche delle ere future più evolute. I cicli terrestri somigliano a un’altalena che va su e giù. Ma quando, grazie al giusto modo di vivere e a una tecnica spirituale quale il Kriya Yoga, acceleriamo la nostra evoluzione, viviamo in anticipo sul nostro tempo e possiamo trovare la libertà in Dio in questa o in poche altre vite.

Per ciascuno di noi il mondo finisce quando la mente si distacca dalle cose

Un altro modo in cui sperimentiamo la fine del mondo è costituito dal senso di distacco che si prova nel sonno, nei sogni, nella follia e nella morte. Queste condizioni ci sono imposte e quindi sembra che ciascuno di noi debba fare l’esperienza della fine del mondo. Essa ha lo scopo di aiutarci a comprendere la natura illusoria del mondo e la vera natura del nostro Sé, l'anima. L'anima giunge sulla terra e resta avvolta nella rete dell’illusione. Attraverso la sofferenza che ne deriva, il Signore vuole farci vedere che il mondo non è perfetto e ci aiuta, così, a eliminare l’attaccamento che proviamo nei suoi confronti. Dio sta cercando di farci comprendere, attraverso la non identificazione con il mondo, quanto sia illusoria la nostra esistenza sulla terra. Più osservavo il mondo e i suoi difetti, maggiore diventava la mia determinazione di conoscere Dio.
ultimotemplareterra
00mercoledì 11 febbraio 2009 14:04
Il mondo finisce quando ci liberiamo dai desideri


In senso metafisico, la fine di tutti i desideri terreni equivale alla fine del mondo. Per la vostra stessa felicità, dovete sforzarvi di liberarvi dai desideri terreni. Se non potete fare a meno di qualcosa, dovete ancora imparare una grande lezione. Ammettete per ipotesi di dover lasciare la terra senza essere riusciti a soddisfare tutti i vostri desideri, che possono essere considerati le piaghe dell’anima. Dovreste tornare sulla terra molte volte, sopportando ripetutamente angosce e delusioni, per guarire dalle piaghe dei desideri.

E' molto meglio dire a Dio: “Signore, io non ti ho chiesto di crearmi. Sono qui dove mi hai mandato. Farò del mio meglio; non provo nessun desiderio tranne quello di fare la tua volontà. Non voglio più essere rimandato sulla terra a soffrire. Non voglio continuare a ritornare in eterno, a volte ricco e a volte povero; a volte malato; altre volte pieno di dispiaceri o illuminato da qualche sprazzo di felicità. Non sono un essere mortale, sono l'anima immortale”.

Non abbiate timore di diventare insensibili come un sasso quando vi libererete dai desideri. L'assenza di desideri è uno stato di coscienza assolutamente meraviglioso. Io gioisco di ogni cosa, eppure non nutro nessun desiderio e, di conseguenza, non provo mai un senso di sofferenza o di disappunto per i desideri insoddisfatti. Qualunque cosa faccia, ovunque vada, sono felice.

Così, per raggiungere la vera felicità dovete fare del vostro meglio nel ruolo che Dio vi ha assegnato, senza crearvi ulteriori desideri. Allora dentro di voi potrete essere un re, quali che siano le condizioni esterne. Potrete essere più felice di un miliardario; infatti, se conosceste le preoccupazioni dei miliardari, non vorreste essere uno di loro. La paura di perdere tutto quel denaro, il timore delle malattie, il senso di insicurezza che nasce dall'impossibilità di sapere quali sono i veri amici, rappresentano alcuni dei problemi e delle sofferenze di coloro che hanno troppo. Non vorrei essere amato solo per il mio denaro. Che genere d'amore sarebbe?

Dal mio punto di vista, la vera amicizia è il più grande di tutti i tesori. Amo l’amicizia offerta senza condizioni, l'amicizia per amore dell'amicizia che non vuole nulla in cambio. Questa è una cosa che non potrete mai comprare, né con il denaro, né con le apparenze, né con la paura o il potere. L'amicizia deve essere data liberamente. Se qualche volta non ricevete questo tipo di amicizia, non scoraggiatevi. Se siete sinceri, troverete anime sincere che vi apprezzeranno.

Vivete senza attaccamenti. Ovunque siate, tenete racchiuso nel vostro cuore un paradiso portatile di gioia. Ricordate che siete venuti in questo mondo per essere intrattenuti. Quando andate al cinema, che vediate una tragedia, una commedia o un dramma, alla fine esclamate: “Oh, è stato un bel film!”. E' così che dovete considerare la vita. Non abbiate paura. Se vivete immersi nel terrore, perderete la salute. Trascendete le malattie e le preoccupazioni. Mentre cercate di porre rimedio alle circostanze, non fatevene condizionare. Siate forti interiormente, affidatevi completamente a Dio. Allora supererete tutte le limitazioni del mondo; sarete il re della pace e della felicità. Vorrei che diventaste così.

Il Signore vi dà questa libertà ogni notte, nel sonno. Prima di andare a dormire ditegli: “Signore, il mondo per me è finito. Sto riposando nelle tue braccia. Tu mi hai mandato sulla terra per osservare i tuoi film della vita. Tragedia e allegria, salute e malattia, vita e morte, ricchezza e povertà, guerra e pace: sono soltanto sogni destinati a intrattenermi. Impassibile il mio pensiero riposa in te, che sei l'unica Realtà”.
ultimotemplareterra
00mercoledì 11 febbraio 2009 14:05
La fine del mondo si realizza nel samadhi
Come ultima cosa, la fine del mondo si realizza nel samadhi, o estasi divina. Esistono due tipi di samadhi. All'inizio, quando cercate di meditare, la mente fugge in tutte le direzioni e credete di non riuscire a interiorizzarvi profondamente. Ma se sedete tranquilli e continuate a meditare, senza darvi per vinti, comincerete a sentire il meraviglioso silenzio di Dio. Quando la vostra mente si interiorizza concentrandosi su di lui dimenticate il mondo, e in quel silenzio trovate una felicità più grande di qualsiasi piacere terreno. Lo stato di totale interiorizzazione nell’intima consapevolezza di Dio, in cui siete completamente ignari del mondo, è chiamato savikalpa samadhi ed equivale alla “dissoluzione parziale del mondo”; infatti, quando ritornate al consueto stato di coscienza, l'illusione terrena vi influenzerà ancora, a meno che non siate molto evoluti e liberi da ogni desiderio e da ogni attaccamento.

Quando vivete nel mondo senza appartenere al mondo, adempiendo i vostri doveri consapevoli di Dio in ogni momento, siete entrati nel nirvikalpa samadhi, il secondo e più elevato stato del samadhi. Tutti i desideri e gli attaccamenti limitanti scompaiono e l’illusione è sconfitta. Questa è la vera fine del mondo.

Vi esorto a imparare a memoria la mia poesia Samadhi, perché quello stato di libertà dell'anima è lo scopo di ogni vita umana che vaga sulla terra. Molti temono che, una volta entrati in samadhi, non potranno più ritornare alla coscienza di questo mondo. Eppure non hanno paura di scivolare nel sonno e di perdere la consapevolezza del corpo e del mondo nella subcoscienza. E' assurdo pensare che il samadhi consista in questo. Il samadhi non significa cessazione della coscienza, ma espansione della coscienza.



ultimotemplareterra
00mercoledì 11 febbraio 2009 14:07
Ponete fine alle illusioni di sogno in Dio


Fate finire il mondo voi stessi, ora, restando con Dio. Non profanate il tempio della vostra anima con i desideri insoddisfatti e gli sfrenati piaceri terreni. Siate immacolati nella luce della vostra coscienza e nella luce dell’amore per Dio. Raggiungete questo stato adesso. Poi, forse, durante la guerra in questa nostra era dell'elettricità o nell'era mentale oppure nell'era della verità, verrete come un essere simile al Cristo a portare la pace sulla terra e a dire all’umanità: “Ho imparato la lezione che Dio voleva farmi imparare. Sofferenze, malattie e morte non significano nulla per me. Sono una cosa sola con l'eterna luce. Per me il mondo è finito. Venite, sorelle e fratelli miei che ancora siete afflitti dall'incubo di questo mondo di vita e morte e di cicli incessanti di reincarnazioni, venite con me! Vi mostrerò che la fine del mondo significa la fine degli illusori sogni terreni. Imparate questa lezione affinché la vostra anima possa brillare per sempre come una stella immortale nel grembo del grande Signore”.

Ricordate, siete qui sulla terra solo per un breve periodo, ma siete figli di Dio per l'eternità. Non schieratevi con le forze dell’ignoranza. Innanzitutto dovete conoscere Dio. Poi, qualsiasi cosa egli vi dica di fare andrà bene: combattere per il vostro paese, essere un uomo di affari, un artista o un maestro spirituale. Quando lo conoscerete veramente, sarete guidati giustamente nella vita. Ecco perché le Scritture dicono: “Cercate prima il regno di Dio...”.

Se metterete in pratica almeno alcune delle verità che vi ho illustrato, diventerete una persona diversa. Conoscerete Dio se seguirete gli insegnamenti della Self-Realization Fellowship. Quando sto con voi, non voglio parlarvi della verità per appagare soltanto le vostre esigenze intellettuali; voglio che voi stessi percepiate Dio. Vi ho spiegato come potete porre fine alle vostre imperfezioni così che possiate superarle e raggiungere Dio."

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