L'importanza delle affermazioni
Perche' le affermazioni sono efficaci
«La parola dell'uomo è lo Spirito presente nell'uomo. Le parole pronunciate sono dei suoni originati dalle vibrazioni dei pensieri e i pensieri sono a loro volta delle vibrazioni emesse dall'ego, o dall'anima. Ogni parola che voi ripetete dovrebbe essere potentemente satura di vibrazioni animiche. Le parole umano sono prive di vita se non sono permeate di forza spirituale. La loquacità, la tendenza all'esagerazione, o alla falsità rendono le parole inefficaci come palline di carta sparate da un'arma-giocattolo. E' improbabile che i discorsi e le preghiere delle persone ciarliere e imprecise possano produrre benefici mutamenti nell'ordine delle cose. Le parole di un uomo non devono solo esprimere la verità, ma anche manifestare esattamente il suo grado di comprensione e di realizzazione. Un linguaggio privo della forza che proviene dall'anima e' simile a una spiga senza grano.» (p. 9)
Il potere che Dio ha dato all'uomo
«Nulla è più grande della Coscienza Cosmica, o Dio. Il suo potere supera infinitamente quello della mente umana. Cercate unicamente il suo aiuto. Questo consiglio, però, non è un invito alla passività, all'inerzia, o alla credulità, né a minimizzare il potere della vostra mente. Il Signore aiuta coloro che si aiutano. Egli vi ha dato la volontà, il potere di concentrazione, la fede, la ragione e il buon senso, perché li usiate cercando di liberarvi dai guai che vi tormentano fisicamente e spiritualmente. Voi dove impiegare tutti questi poteri e al tempo stesso ricorrere a Lui. Mentre pronunciate preghiere e affermazioni, tenete sempre presente, per curare voi stessi o gli altri, che state usando poteri che sono, sì, vostri, ma che Dio vi ha dato. Chiedete il suo aiuto, ma rendetevi conto che siete proprio voi, gli amati figli suoi, a usare i suoi doni di volontà, di sentimento e di ragione, per risolvere tutti i complessi problemi della vita. E' necessario trovare una soluzione di equilibrio fra la concezione medioevale della totale dipendenza da Dio e quella moderna, che ha affidamento unicamente sull'individuo.» (p. 10-11)
La forza delle affermazioni consiste nella loro verità
«I pensieri devono essere chiaramente compresi e applicati per poter diventare efficaci. Le idee all'inizio compaiono nella mente dell'uomo in forma grezza e impropria; è necessaria una riflessione profonda, perché esse possano venir assimilate. Un pensiero senza l'appoggio dell'intimo convincimento non conta nulla. Ecco perché coloro che usano le affermazioni senza comprendere la verità su cui si fondano - cioè l'unità inseparabile dell'uomo con Dio - non ottengono grandi risultati e muovono l'accusa che i pensieri non hanno il potere di guarire.» (p. 21)
Pratica
Quando praticare
Per ottenere il massimo dei risultati, disse Yogananda: "Si dovrebbero usare le affermazioni subito dopo il risveglio al mattino o durante il periodo che precede la sonnolenza della notte."
Come praticare
Scegliete una affermazione secondo il vostro particolare bisogno. Sedete con la spina dorsale eretta. Chiudete gli occhi, mettete a fuoco dolcemente il vostro sguardo e concentratevi nel punto tra le sopracciglia. Quindi, disse Paramahansaji, "fate un grosso respiro ed esalate, per tre volte. Rilassate il corpo e mantenetelo fermo... Liberatevi da ansietà, preoccupazioni e problemi... Ripetete l'intera affermazione, prima a voce alta, poi sottovoce e più lentamente, finché la voce diventa un sussurro. Poi gradualmente ripetete l'affermazione solo mentalmente, senza muovere la lingua o le labbra, finché sentite di aver raggiunto una profonda, indisturbata concentrazione - non incoscienza, ma un profonda continuità di pensieri ininterrotti. Se continuate con la vostra affermazione mentale, e andate ancora più in profondità, sentirete un senso di crescente gioia e pace."
Per sviluppare la volontà
"Quest'oggi voglio risolvermi a riuscire in tutto ciò che faccio. La forza di volontà è un potente elemento in tutte le attività. Essa può originare inesauribili movimenti di energia cosmica.
O Energia Eterna, risveglia in me una volontà cosciente, una vitalità cosciente, una salute cosciente e una cosciente realizzazione.
Insegnami, o Spirito, a cooperare con la tua volontà, finché tutti i miei pensieri non si conformeranno ai tuoi piani armoniosi.
C'è in me una forza nascosta, capace di sgominare tutti gli ostacoli e tutte le tentazioni. Voglio trarre alla luce quell'indomabile forza ed energia.
O Signore Invincibile, insegnami a rendere la mia volontà costantemente operante nell'adempimento delle buone azioni, fino a che il suo tenue barlume non divampi nel cosmico incendio della tua volontà onnipotente.
Amato Padre, io so che con una volontà tenace posso sconfiggere la malattia, l'insuccesso e l'ignoranza, ma la vibrazione della volontà stessa dev'essere più forte di quella dell'infermità fisica o mentale. Più il malanno è cronico, tanto più ferma, tenace e irremovibile dev'essere la determinazione, la fede e l'impegno della mia volontà.
Oggi voglio coltivare l'iniziativa. L'uomo che ha spirito d'iniziativa è in grado di creare qualcosa dal nulla e rende attuabile l'impossibile con la grande capacità inventiva dello Spirito.
Padre Celeste, aiutami a temprare la mia volontà. Insegnami a non rendermi schiavo delle abitudini. Guidami, affinché io possa evolvermi spiritualmente per mezzo della disciplina interiore ed esteriore.
Voglio accordare la mia libera volontà con la volontà infinita di Dio e il mio unico desiderio sarà quello di fare la volontà di Colui che mi ha posto dove ora mi trovo."
Estratto da: Paramahansa Yogananda, Meditazioni metafisiche, Astrolabio/Ubaldini Editori
Per vincere l'ira
"Prendo la risoluzione di non permettere mai più che la collera si delinei sul mio volto. Non voglio iniettare il veleno dell'ira nel cuore della mia pace, uccidendo così la mia vita spirituale.
Voglio risentirmi solo con la mia collera e con null'altro. Non posso essere irato con nessuno, perché i buoni e i cattivi sono entrambi miei divini fratelli, nati dal nostro unico Padre divino.
Voglio placare l'irascibilità altrui col buon esempio della mia quiete, specialmente quando vedo i miei fratelli soffrire dei vaneggiamenti dell'ira.
Insegnami a non provocare la collera e a non devastare con esplosioni di sdegno la verde oasi della mia pace e di quella altrui. Insegnami piuttosto a spegnere l'ira con la piena del mio inesauribile amore.
Padre Celeste, comanda al lago della mia gentilezza di rimanere costantemente imperturbato dalle tempeste della collera che rendono infelici."
Estratto da: Paramahansa Yogananda, Meditazioni metafisiche, Astrolabio/Ubaldini Editori
Vincere timori e preoccupazioni
"Dio è in me e attorno a me e mi protegge. Allontanerò, quindi, i pensieri cupi, dettati dal timore, che mi precludono la guida della sua luce e mi fanno inciampare nei solchi dell'errore.
Col velo soave della pace della Madre Divina voglio eliminare gli incubi della malattia, della tristezza e dell'ignoranza.
Insegnami a essere caparbiamente e cautamente coraggioso, anziché così spesso impaurito. Sono al riparo dietro ai torrioni della mia buona coscienza. Ho dato fuoco al passato. Solo l'oggi m'interessa.
Non avrò timore di nulla, fuorché di me stesso, quando cerco di ingannare la mia coscienza.
Oggi brucerò i fastelli delle preoccupazioni e delle paure e alimenterò il fuoco della felicità, perché illumini il tempio di Dio dentro di me.
Padre, insegnami a non tormentare me stesso e gli altri col pericoloso fuoco della gelosia.
Insegnami ad accettare con soddisfazione dai miei cari quel tanto di gentilezza e di amicizia che mi merito. Insegnami a non lamentarmi per quello che non ricevo.
Insegnami a usare l'amore, invece della gelosia, per indurre gli altri ad adempiere il loro dovere morale verso di me.
Come il sole irradia i suoi vitali raggi di luce, così io diffonderò raggi di speranza nel cuore dei miseri e dei derelitti. Infonderò nuovo coraggio negli animi di quelli che si ritengono dei falliti.
Cercherò la divina salvezza per prima e ultima cosa e sempre, con in fondo al cuore il costante pensiero di Dio, il mio più grande amico e difensore.
Celeste spirito, aiutami a trovare facilmente motivi di felicità, invece di trepidare a ogni prova od ostacolo che incontro."
Estratto da: Paramahansa Yogananda, Meditazioni metafisiche, Astrolabio/Ubaldini Editori