Sull'immortalità

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ultimotemplareterra
00giovedì 21 febbraio 2008 09:20
o penso che non serva a nulla essere immortali in questo universo.
Noi abbiamo un tempo fisico nel quale la nostra manifestazione si dipana per esprimersi.
Non penso che sia corretto avere fretta di fare esperienze per accumularne il più possibile, ed il vivere a lungo non significa vivere intensamente.
Tutto è un equilibro, anche le nostre sensazioni e le nostre intensità si distendono nel tempo.
Avere una vita troppo lunga toglie intensità al tempo, un po come una costante termodinamica.
Infatti se prendiamo per esempio gli alieni...
costoro sono tremendamente longevi, aggrappati alla vita materiale e tecnologica con il terrore della morte (come gli americani :-/).
Hanno allungato smisuratamente la loro vita biologica e la loro mente, perdendo però l'intensità e la sensazione stessa.
Un po come il burro spalmato su troppo pane.
E cosa fanno? Drenano noi, rubandoci energia vitale, rimanendo stupefatti dai sentimenti e dal nostro contatto con il tutto.
Non rendendosi conto che facendo questo rimangono chiusi nella loro prigione materiale, affogati nella mente, lontano dalla felicità.
E' come se anima decidesse di salpare e fare esperienza lontano dal contatto con il creatore. Si dilata lungo il tempo e lo spazio grazie alle altre componenti, ma se la dilatazione è troppo accentuata rimane troppo diluita nella materia.
Cosa vuoi che provi un alieno vecchio di duemila anni, è come un ferro tiepido perchè troppo lungo per essere scaldato tutto.
Accettando il nostro tempo naturale accettiamo il contatto con il tutto e rimaniamo caldi e forti.
Cosa si perdono sti automi mentali...
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