Genpets..inquietante!!!!

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Freeflow@
00venerdì 19 settembre 2008 12:37
Probabilmente non crederete a quanto state per leggere, ma non possiamo esimerci dal riferirvelo comunque. Sono stati creati i Genpet.
I Genpet sono animali da compagnia modificati geneticamente e cresciuti in laboratorio, per poi essere impacchettati e venduti nei negozi. Sì. Impacchettati.
La compagnia canadese che produce queste creature, la Bio-Genica, conferma che si tratta di esseri viventi, di mammiferi che respirano, si muovono ed hanno una propria personalità. In sostanza stiamo parlando di esseri viventi impacchettati per essere venduti sugli scaffali dei negozi, alimentati con un’apposita sostanza proteica che li tiene in vita ma addormentati, e monitorati nella confezione a dimostrare il loro buono stato di salute mentre sono in vendita. La stessa Bio-Genica sostiene che gli unici componenti elettronici che acquisterete con il vostro Genpet saranno gli strumenti che ne permettono la sopravvivenza all’interno della scatola, ma fuori da essa la vostra creaturina è da considerarsi totalmente organica, ed anche capace di sentire il dolore.
La compagnia garantisce che la capacità dei Genpet di rimanere “ibernati” mentre sono in negozio è in realtà una caratteristica derivata dalla naturale abilità di alcuni animali di andare in letargo durante le stagioni fredde, e che le creature sono perfettamente a loro agio in quelle condizioni.
Ma perchè tutto ciò? La Bio-Genica ci spiega anche questo, infatti, come recita il sito ” La linea Genpet™ nasce da un passo naturale dell’evoluzione del mercato. Le bambole ed i giocattoli elettronici finiscono con lo stancare subito, mentre gli animali da compagnia così come li conosciamo hanno bisogno di moltissime cure. Tuttavia i Genpet imparano e si adattano. Sono esseri viventi ma migliorati, modificati per essere fedeli, dipendenti da voi ed efficienti come ogni altrai tecnologia che utilizziamo nella nostra ormai indaffarata vita quotidiana”.
Disponibili in due modelli in quanto a longevità (uno o tre anni), i Genpet saranno sul mercato con sette diverse personalità, alcune più pacifiche ed altre più giocose.
Va detto che la Bio-Genica sta ancora aspettando l’autorizzazione per introdurre queste creature sul mercato mondiale (e non esiste ancora una data ufficiale); ma fa presente che molti altri animali modificati geneticamente sono già in vendita al giorno d’oggi, come ad esempio i pesci rossi fosforescenti.
Curiosi quanto inorriditi, staremo a vedere. Con la vaga speranza che si tratti di un brutto scherzo molto ben congegnato.


Say Hello to the all New Genpets™ from Bio.Genica!
The Genpets™ are Pre-Packaged, Bioengineered pets implemented today!

That’s right, Genpets are not toys or robots. They are living, breathing genetic animals.

We use a process called "Zygote Micro Injection" which is quickly becoming a favourable method to combine DNA, or to insert certain proteins from different species. Most notably it was used in 1997 to splice mice with bioluminescent jellyfish (link) and has since been used to create glowing rabbits, pigs, fish, and monkeys (link). Since then, human DNA has been injected into rabbits, chimpanzees, spider DNA into sheep, and now, Genpets have arrived!

Read National Geographic's site for more information on human animal hybrids (link).

We’ve gone one step further by packaging the Genpets™ into plastic packages unlike any other. Each Genpet™ package has a fully functional heart rate monitor and Fresh Strip to better gauge the state of each pet while it lies in its hibernation state. More Info.




The Genpets™ come in 2 base configurations, a 1-year model, and 3-year model.

From there we’ve broken it down even further. While each Genpet may look the same, really they aren’t. Each Genpet™ comes with a color-coded personality. For example, a child that wishes to have a Genpet™ that is very energetic would choose a Red Genpet™ (see features section for details).
Engineered DNA, engineered personalities, and engineered lifespan, it doesn’t come any better than that. Bio-Genica has you covered on all bases. Just leave the details to us.

In the Packages
As you’ve noticed, each Genpet™ comes pre-packaged as a fully self-contained unit. This packaging is part of what truly separates the Genpets™ from every other product on the market today. Each package has an embedded microchip that monitors and controls the state of the Genpet while it is asleep waiting for you to take it home. Better yet, it displays the status of the Genpet™ with a Fresh Strip, as well as a fully working heart monitor in the top right of the package.

Out of the packages,
Genpets™ have limited mobility. Like dolls, puppies or human babies, they must be looked after and cared for. Upon waking from its dormant state the Genpet™ will immediately bond or imprint to your child.

The Genpet™ line-up pulls its basis from a natural1 stage of evolution in the market. Dolls and robotic toys quickly become tiresome, while traditional pets require a high level of upkeep. Genpets™ however, learn and adapt 2. They are living pets, but better, modified2 to be as reliable, dependable and efficient as any other technology we use in our busy lives.http://www.genpets.com/meet.php
Freeflow@
00venerdì 19 settembre 2008 12:41
Organismo geneticamente modificato
Di cosa si tratta?

La modificazione del genoma è stata operata per secoli, prima dell'avvento dell'ingegneria genetica, tramite diverse tecniche. Una delle tecniche di modifica del DNA che sta alla base della selezione (sia naturale che operata dall'uomo) è la mutazione casuale, un fenomeno che è presente in tutti gli esseri viventi, anche se a una frequenza molto bassa. Tale frequenza può essere aumentata dall'esposizione a radiazioni o a agenti chimici mutageni.

Le mutazioni hanno portato nel tempo ad evidenti modifiche geniche - non solo attraverso mutazioni puntiformi (ossia riferite a brevissimi tratti di cromosoma o a singoli nucleotidi), ma anche attraverso delezioni e traslocazioni di intere regioni cromosomiche - che nei secoli hanno permesso all'uomo di costituire e selezionare molte varietà agrarie e popolazioni animali oggi utilizzate nel comparto agro-alimentare.

Un esempio storico di mutazioni indotte dall'uomo ai fini del miglioramento genetico è rappresentato dalla varietà di frumento "Creso", ottenuto per irradiazione dall'ENEA. Esso è stato negli anni ottanta una delle varietà di punta per la produzione di pasta (circa 1 spaghetto su 4) ed è oggi uno dei genitori delle attuali varietà commerciali[2].

Un'altra tecnica di miglioramento genetico molto diffusa è l'incrocio, non solo tra individui della stessa specie, ma tra specie per le quali è possibile riscontrare una compatibilità riproduttiva o per le quali è comunque possibile rimuoverne le barriere. In tal modo si sono prodotti il mulo o il bardotto, ma anche gli ibridi oggi utilizzati per le produzioni animali e vegetali. Il vantaggio di tale tecnica è la possibilità, una volta identificata fenotipicamente una caratteristica di interesse in una specie (ad esempio la resistenza ad una malattia), di trasferirla in un'altra attraverso incroci mirati.

La differenza sostanziale tra le tecniche di miglioramento genetico tradizionale e l'ingegneria genetica (alla base dello sviluppo degli OGM) sta nella predittività dei risultati. Nel caso della mutazione o dell'incrocio viene effettuata una selezione fenotipica, in base a caratteristiche visibili, all'interno di popolazioni molto grandi (alcune decine di migliaia nelle piante e alcune centinaia negli animali). Ultimamente si sta sempre più affermando nel campo del miglioramento genetico da incrocio l'impiego dei marcatori biochimici e molecolari i quali permettono di semplificare notevolmente i tempi e le modalità di lavoro poiché non rendono necessaria l'espressione fenotipica del carattere di interesse nella progenie. A differenza della mutagenesi, in cui i geni che conferiscono un determinato carattere sono indotti artificialmente e le caratteristiche sono acquisite grazie a mutazioni casuali del genoma, nell'ingegneria genetica si "progetta" la modifica da effettuare sapendo esattamente l'obbiettivo da perseguire e le modalità con cui perseguirlo. Una volta ottenuto un certo numero di organismi geneticamente modificati si selezionano genotipicamente, ovvero in base alle caratteristiche genetiche, gli individui che presentano le caratteristiche desiderate e che quindi risultano più idonei al progetto.

Il primo OGM moderno fu ottenuto nel 1973 da Stanley Cohen (Stanford University School of Medicine) e Herbert Boyer (University of California, San Francisco). I due ricercatori, grazie all'uso combinato delle nuove tecniche di biologia molecolare che si stavano sviluppando in diversi laboratori, come l'uso dell'enzima ligasi (1967), degli enzimi di restrizione e della trasformazione batterica (1970-72), riuscirono per primi a clonare un gene di rana all'interno del batterio Escherichia coli, dimostrando che era possibile trasferire materiale genetico da un organismo ad un altro tramite l'utilizzo di vettori plasmidici in grado di autoreplicarsi, abbattendo di fatto le barriere specie-specifiche[3] [4].

Questi risultati ebbero un tale impatto da indurre la comunità scientifica ad autoimporre nel 1974 una moratoria internazionale sull'uso della tecnica del DNA ricombinante per valutare la nuova tecnologia ed i suoi possibili rischi. Quello stesso anno fu la Conferenza di Asilomar, tenutasi a Pacific Grove (California)[5][6] a concludere che gli esperimenti sul DNA ricombinante potessero procedere a patto che rispettassero severe linee guida, poi redatte dai National Institutes of Health (NIH) ed accettate dalla comunità scientifica. Queste linee guida, pubblicate per la prima volta nel 1976[7] e successivamente aggiornate, sono tuttora seguite dai laboratori che effettuano esperimenti di trasformazione genica [8].

Dal 1976 ad oggi gli OGM sono passati dallo stato di mera possibilità tecnologica ad una realtà. Si sono dovuti attendere infatti solo due anni da Asilomar per avere il primo prodotto ad uso commerciale derivato da un OGM. La Genentech, fondata da Herbert Boyer, è riuscita infatti a produrre attraverso E. coli importanti proteine umane ricombinanti: la somatostatina (1977) e l'insulina (1978), il farmaco biotecnologico più noto, che è stato commercializzato a partire dal 1981[9]. La commercializzazione dell'insulina ha segnato un cambiamento epocale per l'industria del farmaco, aprendo il settore biotecnologico (precedentemente confinato nei laboratori di ricerca) all'industrializzazione, e rivoluzionando il processo di drug discovery e lo sviluppo di nuove terapie non invasive.

Poco dopo lo sviluppo dell'insulina ricombinante, nel 1983 si ebbe negli Stati Uniti la prima battaglia sul rilascio nell'ambiente di organismi geneticamente modificati. Al centro del dibattito la sperimentazione dei cosiddetti batteri ice-minus, una variante di Pseudomonas syringae incapace di produrre la proteina di superficie che facilita la formazione dei cristalli di ghiaccio. I ricercatori della Advanced Genetic Sciencies e della University of California, Berkeley svilupparono questa variante allo scopo di introdurla nel terreno per proteggere le piante dal gelo. La richiesta di effettuare esperimenti in campo aperto con questo OGM scatenò una forte contestazione da parte degli ambientalisti. Solo dopo una battaglia legale durata tre anni, nel 1986 i batteri ice-minus furono i primi OGM ad uscire dai laboratori ed essere introdotti nell'ambiente. Pochi anni dopo si scoprì che questa variante esisteva anche in natura e l'azienda detentrice del brevetto, visto il contesto non favorevole agli OGM, decise di proseguire gli esperimenti solo sulla variante naturale. Gli ice-minus ricombinanti non vennero mai commercializzati [10].

Dopo più di 30 anni dalla Conferenza di Asilomar, all'alba del XXI secolo si conoscono molte delle potenzialità e dei limiti di questa tecnologia e, in molti casi, si dispone dei protocolli di gestione necessari a consentirne una applicazione in sicurezza. In particolare il Protocollo di Cartagena, ratificato nel 2000, si pone come strumento internazionale per la protezione della biodiversità dai possibili rischi derivanti dalla diffusione dei prodotti delle nuove tecnologie.

Ad oggi la tecnica del DNA ricombinante è stata utilizzata non solo per la produzione di nuovi farmaci, ma anche di enzimi per ridurre l'impatto ambientale dell'industria, piante e animali con caratteristiche migliorative in termini di resistenza alla malattie o di performance produttive e ambientali, ma anche organismi quali l'oncotopo, usato nella ricerca sul cancro, che hanno portato con sé importanti quesiti etici oltre ad aver aperto la strada a dispute per l'uso a fini sperimentali o commerciali delle innovazioni scientifiche[11]. La possibilità di brevettare gli OGM ha acceso un forte dibattito sulla proprietà intellettuale delle risorse genetiche del pianeta e sulla liceità di una ricerca e di un'industria che non si ponga anche dei limiti etici o che non sappia mettersi in ascolto delle domande presenti nell'opinione pubblica creando consenso attorno alle proprie iniziative di ricerca e business.

http://it.wikipedia.org/wiki/Organismo_geneticamente_modificato
Freeflow@
00venerdì 19 settembre 2008 12:42
azrael66
00venerdì 19 settembre 2008 16:24
E' veramente "roba" dell'altro mondo...
Ma in fondo perchè stupirsi? Le Ebe (alle quali i Genpets otretutto assomigliano fisicamente) appaiono essere gli alter ego di queste grottesche creature.
Se clonano gli esseri umani, figuriamoci se non sono capaci di creare dei nuovi esseri.
Comunque questa notizia mi ha veramente colpito, grazie per la segnalazione Free!
ultimotemplareterra
00venerdì 19 settembre 2008 20:39
No caro azy eh eh.
E' con sommo dispiacere che devo dirti che è di questo posto.
La cosa che lascia esterefatti è la reazione nulla di fronte alla pubblicità di questo coso.
Primo perchè non bisogna di certo essere religiosi o bigotti per sentire la stonatura di una tale cosa.
Secondo perchè anche se fosse una baggianata architettata, mi darebbe ancora più fastidio, perchè sarebbe una ricerca di mercato per osservare le reazioni.
Il fatto è che questi esperimenti li stanno veramente facendo, sia nella medicina per creare farmaci obbligatori da assumere, sia per creare razze schiave da sfruttare, non che nel mondo non ce ne siano a sufficienza.
Insomma il quadro è nauseante e disumano come non mai.




azrael66
00martedì 23 settembre 2008 21:04
Non ricordo se ieri o questa mattina ho consultato un forum americano nel quale si parlava di questa diavoleria chiamata Genpets; gli utenti facevano notare un'evidente anomalia: questi "cosi" non sono mai stati filmati mentre sono vivi, ovvero quando si muovono, il che li aveva insospettiti ed indotti a pensare che si trattasse di una bufala o fake che dir si voglia il cui fine è quello da te intuito: il lancio di un videogame o qualche altro prodotto commerciale di prossima uscita.
Cosa non si inventerebbero pur di vendere...

Freeflow@
00mercoledì 24 settembre 2008 00:50
Caro Azzy,anche se si trattase di una finzione,dietro ciò si sta delineando di sicuro un progetto ben definito,quante cose non sappiamo,quanti eseprimenti hanno fatto i cari seguaci del"Baffetto",siamo all'oscuro di molte cose,eppure Anima sa e ci dà continue conferme ai nostri tremendi sospetti. [SM=g6819]
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