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The Millionaire

Ultimo Aggiornamento: 13/01/2010 15:54
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Sesso: Maschile
I genitori degli interpreti contro il film candidato a 10 Oscar: ci hanno traditi
«The Millionaire, bambini sfruttati»
Accuse dall'India: baby-attori tornati in miseria. Il regista: falsità

Da sinistra Ayush Khedekaral, Rubina Ali e Azharuddin Ismail sul set di «The Millionaire»
Da sinistra Ayush Khedekaral, Rubina Ali e Azharuddin Ismail sul set di «The Millionaire»
LONDRA — La storia dei buoni racconta di un regista scozzese che arriva a Mumbai e, tra la sporcizia e la violenza dei quartieri più poveri, scova due ragazzini cui far conoscere, grazie al cinema, una vita migliore fatta di prime con tappeto rosso, di feste, di amicizie con star ultragalattiche. Un regista che poi, a film concluso, investe generosamente nel futuro dei suoi giovani protagonisti, accollandosi le spese scolastiche e organizzando un fondo fiduciario per i loro 18 anni. Una storia da Oscar, anzi, dieci, quante le candidature agli Academy Awards conquistate da The Millionaire. Dall'India, e più precisamente dalla baraccopoli visitata dal cineasta Danny Boyle, arriva però un'altra versione, dove la trama, a esperienza cinematografica finita, ritrova i due bambini nelle stesse condizioni di prima: senza soldi e senza speranze. Si tratta di Azharuddin Ismaile e di Rubina Ali, otto anni a testa, che nella pellicola- rivelazione dell'anno interpretano la parte del fratello e dell'amichetta del protagonista da piccoli. Per le loro prestazioni avrebbero ricevuto, in totale, 2.200 sterline.

Questo per circa un anno di lavoro. «Meno — accusano ora i genitori — di quanto avrebbero preso lavorando come domestici ». Una cifra che appare particolarmente irrisoria nel quadro generale del successo del film che, costato 15 milioni di dollari, ne ha incassati nel mondo già quasi 73. Un salario ben lontano dai già miseri, e all'epoca scandalosi ,12.000 dollari percepiti dai bambini de Il cacciatore di aquiloni. «I soldi sono già finiti — accusa dalle pagine del Daily Telegraph Mohammed Ismail, padre di Azharuddin, che dei due bambini è stato quello pagato meglio (a lui sono andate 1.700 sterline, a Rubina le rimanenti 500). «Li abbiamo usati tutti per pagare i medicinali». Ismail senior è malato di tubercolosi. «A noi sembra che i nostri figli siano stati abbandonati».

A sentire il Telegraph, Azharuddin oggi se la passa peggio di prima. La baracca abusiva in cui abitava con la famiglia è stata abbattuta dalle autorità di Mumbai. Ora il bambino dorme sotto un telo di plastica. Rubina e la sua famiglia vivono lì vicino. Il padre, un falegname, si è rotto una gamba durante le riprese e, da allora, è disoccupato. «Sono felice che il film stia andando bene. Stanno facendo soldi a palate, ma a noi hanno dato pochissimo...». Boyle, assieme al produttore Christian Colson, ha risposto alle accuse con un comunicato nel quale ha precisato che «ogni precauzione è stata presa per assicurare un seguito longevo e duraturo al coinvolgimento dei due bambini nel film». Rubina e Azharuddin non erano mai andati a scuola.

«Assieme ai genitori — si legge nel comunicato — è stato deciso che la loro istruzione sarebbe stata una priorità. Dal giugno 2008, a nostre spese, i due bambini vanno a scuola, stanno facendo grandi progressi. Lo abbiamo visto con i nostri occhi la settimana scorsa quando abbiamo visitato l'istituto che frequentano. Abbiamo stanziato fondi per la loro istruzione sino all'età di 18 anni, quando avranno accesso al fondo fiduciario a loro nome». Fondo su cui, però, i genitori sostengono di non avere notizie. I soldi scarseggiano, i sogni no. Rubina si è innamorata del cinema, da grande vuole fare l'attrice. «Chiederò allo zio Danny (Boyle) di portarmi a Londra e farmi fare altri film».

Paola De Carolis


Vorrei che andaste incontro al sole e al vento
con la pelle, più che con il vestito,
perchè il respiro della vita
è nella luce solare
e la mano della vita è nel vento

Kahlil Gibran "Il profeta"
13/01/2010 15:54
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