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LE RETI ENERGETICHE

Ultimo Aggiornamento: 08/07/2009 18:01
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"La natura nasconde i propri segreti perchè è sublime, non perchè imbroglia" Albert Einstein
www.strie.it/spirit_fisiologia.html



FISIOLOGIA DELLA TERRA







LE RETI ENERGETICHE

Sin dall’antichità gli insediamenti umani non sono mai stati casuali.
Grande attenzione veniva data non solo alle risorse che un territorio offriva ma anche alla sua “salute energetica”. Per percepire tale salute si utilizzavano metodi legati ad abilità oggi non più considerate attendibili, quali la radiestesia, le capacità rabdomantiche se non le visioni o le divinazioni.

In ogni caso un luogo doveva emanare un certo tipo di energia per essere adibito ad una certa funzione e non a caso templi e sovente anche luoghi di riposo dei morti erano situati in posti con determinate caratteristiche. Tutto ciò ci fa pensare che esista una fisiologia energetica della Terra che in qualche modo era palese ai nostri predecessori.


In oriente lo studio delle simmetrie dell’ambiente circostante permetteva di determinare i luoghi dove costruire; greci e latini facevano pascolare e dormire le greggi sui terreni da abitare e poi ne controllavano lo stato delle viscere. Aùguri e sacerdoti detenevano il potere di detrminare i luoghi di culto e guarigione, generalmente pieni di energia positiva.

Dolmen, obelischi, menhir, piramidi, le grandi cattedrali ne sono un esempio. Nulla era dato al caso.


La prima e più vasta rete energetica conosciuta dagli antichi e giunta fino a noi è composta da Cardo Mundi e Decumano; ma bisogna arrivare al secolo scorso, con gli studi di Peyrè (1937), Curry e poi Hartmann (1970) per avere nuove teorie sulle griglie energetiche che coprono il nostro pianeta, griglie che possono essere utilizzate per equilibrare la nostra salute e l’ambiente che ci circonda.




Le fasce magnetiche che ricoprono la Terra non sono rigide linee e non presentano sempre un andamento perfettamente geometrico. Le maglie si distendono e si allungano, si comprimono e hanno capacità di deformarsi in presenza di vari fattori come temporali, fulmini, tempeste magnetiche, fasi lunari, terremoti, fenomeni vulcanici, alluvioni, corsi d'acqua sotterranea, ma anche ripetitori radiotelevisivi, antenne di telefonia mobile, trivellazioni, reti fognarie, condutture metalliche di acqua, gas o altro…

Non sono neppure nocive di per sé, ma sono indice di vitalità della Terra in quanto essere vivente, non solo: la loro natura le rende vie di comunicazione tra i vari esseri viventi e tra questi e il resto dell’universo.
La nocività si manifesta quando i campi elettromagnetici naturali entrano in conflitto con quelli artificiali acumulando in eccesso livelli di energia.

[Modificato da ultimotemplareterra 08/07/2009 17:50]


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Kahlil Gibran "Il profeta"
08/07/2009 14:38
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CARDO MUNDI E DECUMANO



Il CARDO MUNDI (cardine del mondo) è la proiezione dell'asse terrestre sulla crosta generata dalla rotazione terrestre e costituisce un campo elettromagnetico che va da Nord a Sud.

Presenta un picco energetico ogni 24 mt.

Perpendicolarmente al CARDO MUNDI si trova un altro campo energetico che va da Ovest verso Est: il DECUMANO (Decumanus — De Cuius Manus = la mano degli dei che fa girare la terra) il cui picco energetico è ogni 30 mt.

La parola ha origine dalla linea tracciata dagli aùguri quando interpretavano i presagi degli dei.
Non è ben chiaro dai testi consultati se i picchi energetici coincidano con i punti di intersezione delle due linee. Per il momento li consideriamo ipoteticamente coincidenti.

Cardo Mundi e Decumano erano conosciuti dagli antichi, tanto che i Romani chiamavano Cardo e Decumano le vie principali delle città.
In questo modo otteniamo una prima grande griglia terrestre.
All'interno di questa trama ortogonale, come frazione della stessa, si possono individuare le reti Hartmann (campi energetici minori), in misura di 12 per “maglia”.
Un'altra rete si inserisce in questo campo energetico, composta da linee che si snodano diagonalmente, da Nord Ovest - Sud Est e da Sud Ovest - Nord Est e presentano un picco energetico ogni 36 metri.

Le linee che vanno da NordOvest a Sud Est vengono considerate sinistrose, con energia a rotazione antioraria, assorbenti e quindi potenzialmente dannose per l’organismo.

Le linee che vanno da NordEst a SudOvest hanno invece energia a rotazione oraria, radianti e quindi potenzialmente benefiche.

Ovviamente il discorso è valido sui luoghi naturali. Ove vi sono cariche elettromagnetiche artificiali e/o in eccesso anche le energie radianti sono da ritenersi non salutari. Viceversa vi sono alcuni luoghi dove le energie assorbenti sono servite da sempre per guarire da malattie caratterizzate da “eccessi”.

Collocate tra 2 picchi vi sono 12 reti Curry.




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Kahlil Gibran "Il profeta"
08/07/2009 17:52
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RETE di HARTMANN
La Rete di Hartmann è un reticolo di natura prevalentemente magnetica, di origine tellurica, costituita da fasce o “muri invisibili” larghi circa 21 cm disposti lungo le direzioni geomagnetiche della terra da Nord a Sud e da Est ad Ovest.
Questi “muri invisibili” in generale si individuano ogni 2 metri circa in direzione nord-sud e ogni 2,5 metri circa in direzione est-ovest.

I punti di incrocio sono detti “nodi di hartmann” o “nodi H”: in questi punti (dei riquadri di circa 21 cm di lato) il campo magnetico è molto elevato, sebbene non sia stabile ma vari a seconda delle ore del giorno, della presenza di corsi d’acqua, faglie, masse magnetiche e strutture metalliche specie se collegate alla rete elettrica e aumenti prima di forti depressioni atmosferiche.



La griglia descritta da Hartmann si restringe verso i poli e si allarga in corrispondenza dell’equatore, non è rigida ma è come una maglia che tende ad allargarsi o restringersi in presenza di altri campi magnetici. In habitat naturali le maglie tendono ad essere regolari e anche la nocività è minore.

I punti considerati dannosi per la salute sono i sopracitati “nodi H” dove il campo elettromagnetico tende ad essere più forte e quindi causa delle cosidette patologie geopatogene: disporre un letto o il computer dove si lavora sopra uno di questi nodi può portare alla formazione di vari squilibri che col tempo possono diventare malattie anche gravi: debolezza e stanchezza continue ed immotivate, diturbi del sonno, nervosismo fino a patologie come il cancro.


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Kahlil Gibran "Il profeta"
08/07/2009 17:54
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RETE DI CURRY
La Rete di Curry ha natura elettrica e pare sia di origine cosmica, è disposta in modo diagonale rispetto a quella di Hartmann: le sue “fasce” si propagano da nord/nord-ovest a sud/sud-est e da sud/sud-ovest a nord/nord-est, formando un angolo di circa 45° rispetto all’asse magnetico terrestre.

I lati sono di circa 3 - 3.5 metri ma possono essere estremamente variabili; ciò rende molto difficile la loro corretta individuazione.

I punti di incontro sono anche qui detti nodi e data la loro maggiore carica elettromagnetica (maggiore anche dei nodi H), sono considerati perturbanti causando le geopatie già descritte per i nodi H. I nodi C. possono assumere anche dimensioni che dai 50 cm. giungono fino al metro.



La rete Curry è mobile, estremamente variabile e perturbabile da altri fattori di origine naturale o artificiale.
Non va infine dimenticato che tutti i reticoli elettromagnetici di natura cosmo-tellurica aumentano la propria intensità dalle ore 23.00 alle ore 04.00 circa.

Le Reti di Hartmann e Curry sono misurabili con il galvanomerto (misura le correnti elettriche anche deboli) e il geomagnetometro (registra il magnetismo di origine terrestre), oltre che con la radiestesia e il comportamento animale (vedi oltre).

08/07/2009 17:56
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LEY LINES E LINEE SINCRONICHE
Le Ley Lines furono teorizzate nel 1921 da Alfred Watkins in base all’intuizione che gran parte dei siti preistorici composti da megaliti imponenti e altri antichi edifici di culto fossero stati costruiti sulle traiettorie di precise linee diritte. Larghe all’incirca due metri ed equidistanti tra loro, le Ley Line (linee di prateria) percorrerebbero l’intera superficie terrestre, incrociandosi tra loro. Su questi incroci sorgerebbero i templi e i luoghi sacri. Sotto di esse scorrerebbero fiumi sotterranei o sarebbero presenti filoni di minerali metallici.


Abitate da fate, streghe e altri esseri fantastici o porte d’accesso per luoghi di altre dimensioni, le Ley Lines non sono misurabili come le reti di Hartmann e Curry, ma pare che qualcuno abbia in dono la capacità di vederle.



Delle Linee Sincroniche ne parla invece la Comunità di Damanhur, in particolare nel libro di Oberto Airaudi editato nel 1998. Vengono considerate come grandi fiumi di energia che circondano il nostro pianeta e lo collegano all’Universo. Composte anch’esse da un complesso reticolo di 9 linee orizzontali (direzione Nord – Sud) e 9 verticali (direzione Est – Ovest) corrispondono alle linee che i cinesi chiamavano “Schiena del Drago”. Capaci di trasportare energia, queste linee ci consentono di collegarci a qualsiasi punto del pianeta e di trasportare attraverso di esse pensieri ed idee.

Anche queste sono “porte energetiche” per entrare in contatto con altre dimensioni o livelli evolutivi. Sono individuabili con la radiestesia, l’osservazione della morfologia e della storia del territorio ma anche mediante viaggi astrali e medianità.
Ley Lines e Linee Sincroniche si distinguono così dalle Reti Hartmann e Curry non avendo corrispondenze con le linee magnetiche terresti.



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Kahlil Gibran "Il profeta"
08/07/2009 18:01
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