Il 21 u.s. è stato
pubblicato sull'edizione casertana del giornale "IL Mattino" l'articolo
in calce che riporta l'ennesimo episodio di maltrattamento a danni di un cane avvenuto nei rioni periferici di Aversa, nonostante le aspettative
positive, il povero meticcetto la mattina successiva è stato trovato
morto nel ricovero, forse un frammento osseo proveniente dalla frattura
del femore non ancora operato ha reciso la vicina arteria.
Il fatto
inquietante è che i privati cittadini per assicurare al povero cane
tempestivamente i soccorsi veterinari e non vederselo morire
dissanguato sotto gli occhi attendendo il soccorso pubblico (2 ore),
hanno dovuto servirsi di una struttura privata ed autotassarsi per
coprirne le spese, nonostante le istituzioni, dichiaratesi ignare dell’
episodio, spendono un’immensità di denaro pubblico per tutelare
“formalmente” i cani randagi.
Infatti, l’Amministrazione Comunale di
Aversa spende disinvoltamente oltre 120.000 euro/anno di “canile d’oro”
e l’ASL ne spende altrettanti per assicurare la reperibilità dei
pubblici Veterinari e le loro retribuzioni, per non pensare alle
migliaia di euro spesi dalla Regione Campania per realizzare e tenere
operativo 24h/24h il mega-ospedale veterinario di Napoli che dovrebbe
assicurare gli interventi specialistici a tutti i cani randagi della
Campania.
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