Si parla di grandi opere che iniziano e non finiscono.
20 miliardi di euro per un fantomatico ponte sullo stretto, alta velocità per collegare le grandi città.
Io non voglio ora entrare nella questione disquisendo sull'utilità o sull'effettivo bisogno di un paese che va a carbonella di avere motori materia/antimateria.
Mi domando solo cosa costerebbe ad un paese così ricco e pieno di risorse la costruzione di capannoni riscaldati e con i bagni per ospitare le persone senza tetto, senza un reddito, costrette a vivere letteralmente sulla strada.
Il volontariato in Italia è il vero motore di tutto il sistema dell'assistenza alle persone sfortunate.
Lo "stato" non si muove e rimane impassibile di fronte al barbone sdraiato in metropolitana in attesa di andare nelle mense per i poveri.
Ebbene non è giusto che sia così, non è giusto che ci si faccia il callo, non è giusto che possa succedere una cosa del genere.
Gli esponenti del loro egoismo dicono che se aiutassimo i più deboli e gli sfortunati tante persone si approfitterebbero della situazione mangiando e dormendo a scrocco.
Ma io non ritengo giusto che per colpa di qualche "imbucato" si debba lasciare per strada una persona, anche se piena di difetti, magari antipatica e senza voglia di costruirsi una vita in questa gabbia.
Ne va dell'etica stessa, del rispetto per la vita, dell'amore per se stessi.